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In vacanza in Trentino Alto Adige con i bimbi: montagne, musei, giardini, castelli e un mondo da favola

Diario di bordo di una vacanza nella regione del family friendly

Trentino Alto Adige fa rima con family friendly.

Le due province autonome di Trento e Bolzano, e la miriade di paesi ed obiettivi turistici che le circondano, hanno quale comune denominatore una capacità di accoglienza alle famiglie (intese in senso molto ampio) davvero di pregio.

Siamo abitué di queste zone e la prima vacanza di mio figlio in Trentino Alto Adige risale a quando aveva solo cinque mesi.

Anche in quel caso il divertimento e la semplicità di accesso dappertutto ci ha lasciati piacevolmente sorpresi.

Con un seienne al seguito  quest’anno ci siamo letteralmente  sbizzarriti.

Il Muse di Trento, il museo più bello per i bambini


Prima tappa il Muse di Trento, immancabile meta dei nostri viaggi in Trentino.

Si tratta di uno dei principali musei della scienza europei, è nel cuore di Trento ed ha l’inconfondibile architettura del maestro Renzo Piano. Quattro piani di scoperte e su in cima una terrazza affacciata sull’altopiano della Paganella. Se volete regalarvi mezza giornata di curiosa felicità insieme ai vostri piccoli, non potete non andare al Muse. Le riproduzioni dei fossili di dinosauri sono i primi a saltare all’occhio e da lì lo sguardo esplora verso l’alto dove zebre, lupi, aquile sembrano sospesi in un contesto a metà tra il reale e il fantastico.

I piccoli possono fare i percorsi didattici alla scoperta dei nostri progenitori, delle specie animali più disparate, degli habitat del mondo, da quelli equatoriali, ai ghiacciai, con tanto di “tocco” freddissimo della parete. Ci si immerge anche nella riproduzione dell’ambiente del bosco montanaro, con gli orsi, gli insetti e le conifere. Noi abbiamo anche fatto l’esperienza in 3d del planetario, con una guida preparatissima che ha spiegato, a grandi e piccoli, l’abc del sistema solare e delle costellazioni.

Quindi un’oretta trascorsa a giocare con altri bambini nell’area apposita, dove vi sono appunto degli esperimenti didattici sulla forza di gravità, sulla geometria e sulla logica. Il tutto realizzato con materiali eco sostenibili.

Un solo giro non basterà ai vostri bimbi, che vi chiederanno di ripetere il percorso o quantomeno di rivedere l’uomo e la donna primitivi, la famiglia di leoni, tanto somiglianti a quelli del celebre cartoon Disney, i pipistrelli, le lontre, le volpi, le aquile o i giganteschi fossili di dinosauri.

Il Muse è fonte inesauribile di conoscenza per i piccini e di rinnovata acquisizione di sapere per i grandi.

Lana, i meleti e monte San Vigilio

Lasciata Trento abbiamo puntato verso Merano, quartiere generale della nostra settimana di vacanza. A una manciata di km vi è il dolcissimo comune di Lana, famoso non solo per la produzione di mele (tra Lana e Marlengo si produce oltre il 2% delle mele di tutto il mondo), ma anche per l’amenità delle sue stradine, delle zone campestri che lo circondano, boschi, meleti, vigneti e alle spalle il maestoso monte San Vigilio, che si raggiunge in sette minuti di comoda funivia e che una volta arrivati garantisce una passeggiata indimenticabile per grandi e piccini.

Sul monte San Vigilio si può fare trekking, ma si può anche fare un facile percorso con i passeggini, quindi la meta è adatta ai piccolissimi ma anche ai disabili. Alla stazione a monte vi è un noto resort, con una zona “stube”, ossia una versione altoatesina delle trattorie (ma in salsa molto gourmet). Da lì partono percorsi con panorami mozzafiato, si può montare sulla seggiovia e quindi raggiungere la chiesetta di San Vigilio, simbolo del luogo.

Nel pomeriggio abbiamo fatto un’esperienza tra le più belle. Insieme a Petra, guida altoatesina doc dell’associazione turistica “Lana e dintorni”, abbiamo visitato un meleto, alla pensione Regbut, in uno degli scorci più suggestivi di Lana.

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Sembrava di essere sul set di un film francese, tra turisti che prendevano il sole in mezzo a meleti e vigne e noi adulti curiosi, bimbi al seguito, a seguire le indicazioni della preparatissima guida. Petra ci ha iniziati al mondo delle mele, raccontandoci origini, produzioni, benefici. Ci ha spiegato anche la dura vita del coltivatore di mele e la fascinazione che questi frutti hanno: necessitano di sole di giorno e di freddo di notte. Sapevate che una mela può mantenersi integra anche un anno intero? Che un frutto disseta quanto una bottiglietta d’acqua? Che le mele non vanno sbucciate per godere a pieno dei loro benefici e che aiutano la maturazione di frutta e verdura, se solo gliele adagiamo a fianco?

Dopo la visita, abbiamo degustato chips salutari  di mele, succo 100% e addirittura uno spritz a misura di bambini (che hanno gradito!).

La magia di Castel Tirolo

Sopra Merano ci sono dei paesini in quota uno più bello dell’altro, uno di questi è Tirolo, che dà il nome a un territorio vasto, che si estende fino all’Austria, ma che ha origine proprio nei monti sopra Merano.

Tirolo è un obiettivo da non perdere, con il suo borgo in stile pienamente altoatesino, la chiesa Madre e l’antico cimitero intorno, i negozietti di oggetti e artigianato di montagna, quindi i deliziosi salumi e le adorabili pasticcerie, dove gustare le goduriosissime torte altoatesine (in vacanza in questi luoghi, ci si deve dimenticare della bilancia). A Tirolo ha vissuto per molti anni il duscissi poeta Ezra Pound.

A Tirolo abbiamo visitato il castello omonimo, una fortezza medievale, che ha conservato integre maestà e bellezza.

Dal centro storico si arriva a piedi, si tratta di una piacevolissima passeggiata pedonale di venti minuti, molto sicura per tutti, con scorci spettacolari. Lungo il percorso si vedono i paesini intorno, da Merano a Lagundo, ma anche altre fortezze, la conca dei vigneti, che diventeranno presto prosecco e più su le mele golden che troneggiano sugli alberi.

Il castello ha avuto varie fasi di ricostruzione e vi soggiornarono nobili d’alto rango, fu anche sede della contea di Tirolo, prima che questa venisse trasferita a Innsbruck. Salire al castello richiede un po’ di fiato, ma una volta arrivati i vostri bimbi resteranno a bocca aperte nel vedere le torri, le mura gigantesche, quindi il museo, dove elmi ed armature sono a portata di spettatori. I più piccoli potranno accedere all’area dedicata, sedersi sul trono e indossare delle riproduzioni di costumi d’epoca.

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Una tappa davvero stuzzicante per grandi e piccini. Se alla fine ci si rifocilla in uno degli alberghi circostanti, possibilmente gustando strudel e sorseggiando grappa al mirtillo, la felicità sarà completa.

 

Merano è anche la città dei Giardini Trauttmansdorff

 

Erroneamente conosciuti come i giardini della principessa Sissi, poiché si estendono per 12 ettari, intorno al castello dove la celebre nobildonna svernò per un paio di stagioni della sua vita. In realtà, ai tempi di Sissi i giardini non esistevano, la loro realizzazione risale a meno di un trentennio fa. Sono definiti tra i giardini più estesi e belli d’Europa. Un tripudio di colori, che non potrà che impressionarvi piacevolmente già al primo sguardo.

I giardini sono il luogo ideale per passare una giornata con i bambini. Con i loro 80 ambienti botanici, ma anche con la sorpresa, per i piccoli della fauna volatile, grazie a una voliera, che si erge in uno dei punti più panoramici della tenuta, desteranno lo stupore dei vostri piccoli.

Quest’anno, complice una maggiore collaborazione del mio bambino, siamo riusciti a fare una visita lunga e dettagliata. Abbiamo visitato l’area del giardino zen, una chicca di colori e profumi, con scorci per splendide foto e tanto relax. Quindi la zona boschiva, con il fiumiciattolo, dove è possibile far zampettare i piccoli, la cascata e intorno gli umori del bosco. Quindi eccoci nelle distese colorate di fiori di campo, dove svolazzano le apette e altri insetti, la cui presenza è ben documentata dai cartelloni lungo il percorso.

C’è la zona “palm beach” con tanto di spiaggia, sdraio e palme, l’area pic nic dove è possibile sostare in tutta calma e quindi, procedendo verso il castello, eccoci a fare merenda al punto di ristoro e via verso la parte più bassa, ma anche più battuta dei giardini, quella dei fiori mediterranei, della siepe labirinto, immancabile attrazione per i bambini, quindi i giochi d’acqua e la vegetazione mediterranea. Si risale verso il castello dove non si può non fare una foto sulla storica panchina di marmo dove vi è la statua della principessa Sissi. Di fronte si dà uno sguardo alle piante carnivore e prima di andare via una visita all’antica cappella del castello. Foto di rito con il panorama finale e quindi comodamente verso Merano, prendendo il bus di città che passa vicinissimo ai giardini.

 

La gita in quota in Val Badia

É una delle valli più belle dell’Alto Adige ed ha come gioiello Corvara, una cittadina nota per le gesta sportive del ciclimo, ma anche per il turismo, che trova tra resort, family hotel, malghe e ristoranti tipici la capacità di soddisfare qualsiasi esigenza.

I panorami della Val Badia sono tra i più belli dell’Alto Adige e se si vuole godere delle creste dolomitiche suggerisco il nostro itinerario. Partiti con l’ovovia a San Cassiano, in meno di dieci minuti abbiamo raggiunto oltre quota 2000. Eccoci al Bear Park, uno dei luoghi di divertimento inserito nel contesto dei Moviment park dell’Alta Badia. Un paradiso per i bambini con mini parco avventura, mini golf, giochi di agilità di ogni tipo e giochi anche per i più piccini, percorso per bici e monopattino e in primis un super rifugio per colazioni, merende e pranzi in pieno stile altoatesino.

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Il mio piccino ha voluto prima provare le attrazioni del parco diverimenti, uno dei più belli e grandi dell’Alto Adige e dopo un pranzo sostanziosa, siamo montati in seggiovia per raggiungere un secondo parco del comprensorio. Da Piz Sorega siamo arrivati con i mezzi di risalita a Piz de la Ila, un’altro dei “pizzi” dell’altopiano del Pralongià.

Lì ad attenderci un parco tutto in legno, con pareti da scalare, reti mobili che sfidano l’agilità dei più temerari ma anche tanti giochini per i piccolissimi.

Io ho fatto un percorso panoramico di oltre un’ora, facendo il giro di un paio di malghe, incontrando sul tragitto cavalli e caprette e quindi, in salita, aiutandomi necessariamente con i bastoni da trekking.

Un percorso che mi ha lasciato un ricordo sicuramente indelebile: posti alti, panorami dolomitici a perdita d’occhio, laghetti artificiali, silenzio e profumo di natura.

Ridiscesi in seggiovia, siamo poi saliti sulla seconda seggiovia che ci ha riportati al Bear Park dove il mio bambino ha fatto un “secondo tempo” di giochi con il papà e io un altro sentiero che mi ha portato verso due malghe molto panoramiche e con intorno, vigili, le creste dolomitiche del celebre altopiano sopra Corvara.

Abbiamo trascorso una giornata ad alta quota, ma dotati di tutti i comfort. Abbiamo conosciuto tanti bimbi, con i quali il mio ha potuto giocare per tutto il tempo e abbiamo constatato che questo percorso in Alta Badia è adatto anche alle famiglie con neonati o con disabili. Malgrado l’altitudine, ogni cosa è organizzata così bene, da garantire accesso a tutti.

Ultima tappa Mondotreno a Rablà

In Val Venosta, a pochi km da Merano, proprio sulla strada statale ecco l’insegna di Mondotreno, un paradiso per gli appassionati di modellismo è un vero “lunapark” per gli ospiti più piccoli. Si tratta di un capolavoro di modellismo, con l’Alto Adige in miniatura, ma con il filo conduttore delle ferrovie. Ecco treni di oggi e di ieri prendere vita, gestiti dai bimbi, tramite degli appositi pulsanti. Le ferrovie percorrono le miniature dei luoghi più belli dell’Alto Adige: dal passo dello Stelvio, con tanto di miniature di ciclisti alle prese con una tappa del Giro d’Italia, fino all’alpe di Siusi ed ancora il centro storico di Bolzano, le terme di Merano, monte San Vigilio. I bimbi resterebbero lì per ora, divertendosi a fare muovere gli ingranaggi, ascoltando anche i suoni e le luci che caratterizzano Mondotreno. Un’opera d’arte e di ingegno in miniatura, che vale la pena di essere visitata. Alla fine della visita si potrà fare merenda da uno dei rivenditori di mele fresche, che sarà facilissimo trovare lungo la strada.

Viva la montagna, viva le vacanze per tutti, viva le Dolomiti e il Trentino Alto Adige

Le altre tappe del nostro viaggio in montagna nella seconda parte di questo reportage.

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