Primavera ed autunno sono le stagioni preferite dai pidocchi. Gli odiati parassiti (che prediligono le temperature miti delle stagioni di mezzo) colonizzano il cuoio capelluto ed una volta installatisi, nutrendosi di sangue umano, iniziano a riprodursi velocemente, I soggetti più a rischio sono i bimbi. A chi non è capitato, almeno una volta nella vita, di tornare a casa da scuola con la testa pieni dei minuscoli animaletti o ancor peggio con migliaia di uova appena deposte (le cosiddette lendini)? L’infestazione da pidocchi è fastidiosissima, anche perché gli animaletti tendono a migrare con facilità da una testa all’altra (oltre i capelli, attaccano anche le orecchie). Il prurito è uno dei sintomi principali dell’attacco dei parassiti. I bambini iniziano a grattarsi compulsivamente la testa, talvolta arrivando a procurarsi delle vere e proprie escoriazioni. I pidocchi prediligono i capelli chiari e quelli molto fini (habitat di elezione dei parassiti).
I pidocchi possono rappresentare un problema financo sociale. Accade che i bambini siano sottoposti al contagio a scuola e i genitori cadono nell’ansia e nella preoccupazione. Il problema comunque non è così grave come si possa pensare, in quanto esistono dei rimedi naturali e non, ai quali si può fare ricorso per contrastare la pediculosi. Così, infatti, viene chiamata l’infestazione determinata da questi parassiti. I pidocchi saltano, infestando prevalentemente i capelli, ma alcune soluzioni, come gli appositi shampoo o l’aceto, gli oli essenziali o l’olio d’oliva possono essere d’aiuto. Da non dimenticare comunque la prevenzione, che si rivela essenziale.
L’igiene
L’igiene non c’entra nulla col fatto di scoprire la testa del proprio figlio infestata dai pidocchi. Essi si nutrono del sangue umano, ancorandosi tenacemente con il loro rostro aguzzo sulla cute di quelle zone coperte da capelli e peli e, a lasciarli fare, i pidocchi, oltre al prurito intenso che provocano con le proprie secrezioni, a quei fenomeni allergici che possono sviluppare nei soggetti ipersensibili, potrebbero persino, anche se quest’ultimo è un fatto raro, anemizzare l’individuo o trasmettergli persino delle malattie o infezioni varie.
I motivi dell’infestazione
Il motivo per cui un bambino finisce per infestarsi coi pidocchi a scuola è dovuto al fatto di vivere a stretto contatto con gli altri, ecco perché l’igiene nulla c’entra con questi problemi, ma la stessa cosa potrebbe accadere in tutti quei luoghi in cui si viva per molte ore gomito a gomito. In queste condizioni, basta un solo soggetto infestato per estendere l’infestazione a tappeto ad uno stragrande numero di persone. In effetti i pidocchi adulti depongono le uova sui capelli, per lo più, in modo che alla schiusa siano liberi di spostarsi in quelle zone prescelte, ma allo stesso tempo migrare da individuo ad individuo.

Il trattamento riguarda l’intera famiglia
Quando si è avuta notizia di un eventuale infestazione o anche di uno o più casi di pediculosi a scuola, il bambino andrà controllato scrupolosamente, cercando di scoprire nel cuoio capelluto il pidocchio adulto e, aiutandosi con una lente d’ingrandimento, anche l’eventuale presenza delle uova. Tale verifica andrà estesa a tutti i componenti della famiglia e, nel caso fosse avvenuta l’infestazione, prima ancora di provvedere all’eliminazione della pediculosi, bisognerà trattare tutti quegli oggetti che possono essere condivisi oppure riposti in luoghi facilmente accessibili ai componenti della famiglia stessa.
Ne deriva, dunque, che sarà necessario provvedere ad un accurato lavaggio con acqua calda di tovaglie, asciugamani, biancheria e stesso trattamento dovrà essere adottato per oggetti quali pettini, fermagli, spazzole e quant’altro del genere. Quest’ultimi andranno lavati, oltre che a temperature elevate, anche con detersivo. Nel caso di quei giocattoli che per la loro costituzione si avvalgono di componenti che somiglino al pelo, come accade ai peluche, ad esempio, se non è possibile lavarli alla stregua degli altri oggetti, è necessario rinchiuderli tenacemente in sacchetti per almeno 15 giorni, il tempo necessario per far morire gli eventuali parassiti e dare modo alle uova di schiudersi, aspettando che il pidocchio esaurisca in questo modo il proprio ciclo vitale.
Le terapie della pediculosi
I presidi medici per il trattamento della pediculosi non mancano di certo, anzi, viviamo in un’epoca in cui, in luogo dei tradizionali trattamenti a base di insetticidi a base di piretro, ad esempio, che spesso venivano mal tollerati dai pazienti, sono disponibili trattamenti con prodotti specifici a base di gel e siliconi che vanno tenuti per un tempo prestabilito nei luoghi da trattare, per essere successivamente rimossi con i tradizionali shampoo utilizzati per lavarsi i capelli. Utile sapere che tali prodotti non danno luogo ad alcuno effetto collaterale, fatto che ne estende l’utilizzo anche a bambini in tenera età, poiché la loro azione volta ad uccidere i parassiti non è di fatto riconducibile ad un’azione chimica, quanto fisica, in quanto il pidocchio muore per soffocamento.
A questo eventualmente si può aggiungere l’uso di un particolare pettinino a maglie strettissime, oppure ad ultrasuoni, più utile per allontanare le uova che i pidocchi adulti. L’utilizzo di questo oggetto implica molta pazienza da parte dell’operatore, che dovrà avere l’accortezza di evitare di sparpagliare eventuali uova, scongiurando una nuova infestazione.
La prognosi
La prognosi dopo i dovuti trattamenti antipediculosi è positiva nel 100% dei casi, fatto che dovrà tranquillizzare quei genitori che hanno appreso della comparsa di questi parassiti a danno dei propri figli; fatto che non dovrà gettare nessuno nel panico e, men che meno, nella disperazione, trattandosi di una situazione sicuramente fastidiosa, ma ben risolvibile in breve tempo. Unica raccomandazione: informare le autorità scolastiche della situazione incorsa al proprio figlio, per dare la possibilità alla scuola di prevedere in brevissimo tempo ad un’accurata disinfestazione dei locali, procedere ad un esame obiettivo sugli altri studenti limitando nel possibile l’estendersi dell’infestazione.
I rimedi naturali
Tra i rimedi naturali contro i pidocchi dobbiamo ricordare innanzi tutto l’aceto bianco. Esso si rivela molto utile nello sciogliere il collante, con cui il pidocchio riesce a legare le uova al capello. In questo modo rimuoverli sarà più facile e la nuova posa verrà ritardata.
Si può provare anche con l’olio d’oliva. Quest’ultimo si configura come un antiparassitario naturale. Lo stesso discorso vale per la maionese, che riesce ad annegare i pidocchi. La maionese va spalmata accuratamente sul capo, va indossata una cuffia, che deve essere tenuta almeno per quattro ore. Infine i capelli vanno lavati.
Molto utili possono essere anche gli oli essenziali. Particolarmente indicato è quello di eucalipto, che riesce a lenire il prurito e l’infiammazione determinati dall’irritazione del cuoio capelluto.
La prevenzione
La prevenzione dei pidocchi comprende una serie di pratiche. È importante evitare di prestare e scambiare oggetti personali, come i pettini, le sciarpe o i cappelli. Nei luoghi in comune, come, per esempio, a scuola, si dovrebbe evitare di ammucchiare capi di vestiario.
I capelli, specialmente quelli dei bambini, dovrebbero essere controllati con cura almeno una volta alla settimana, alla luce del sole e guardando anche nella nuca e dietro le orecchie. Lo stesso controllo dovrebbe essere riservato alla testa di tutti i familiari.
Questo articolo non si sostituisce al parere del pediatra. Qualora infatti la pediculosi non dovesse regredire, il medico prenderà le opportune precauzioni e potrà prescriverà, qualora lo riterrà necessario, anche l’uso di antibiotici per via orale.