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Il vaccino per il Covid? Gli animali ci aiuteranno a sperimentarlo

Il caso di un gatto, contagiato dall’uomo, può aprire una breccia per la ricerca. Lo ha riferito il virologo Burioni

Gli animali domestici possono ammalarsi di Coronavirus. Sono quattro in tutto i casi accertati dall’Istituto superiore di Sancta. L’unico sintomatico è stato un felino belga, che ha avuto tosse e vomito, ma è guarito senza particolari terapie nel giro di dieci giorni. Nei casi verificati è plausibile il contagio uomo/animale, poiché i pets vivevano nello stesso contesto domestico di persone positive al Coronavirus. L’Istituto superiore di Sanità riferisce anche che, in laboratorio, sono stati eseguito dei test su cani e gatti che hanno confermato la suscettibilità di contagio Covid 19 uomo/animale, con un’incidenza maggiore nei gatti. L’invito è quindi quello di isolare gli amici a quattro zampe allorquando si è certi o si ha motivo di sospettare di essere positivi al Coronavirus.

Burioni: gli animali domestici ci aiuteranno per il vaccino

Il virologo Roberto Burioni, ospite da Fazio a Che tempo che fa apre una breccia in merito ai vaccini.

”Sembra che gli animali possano essere contagiati, non sappiamo se possano a loro volta contagiare l’iomo. Non è solo un elemento negativo, perché il fatto che i pets prendano il virus in modo lieve ci darà vantaggio per la sperimentazione dei vaccini. Per esempio per l’hiv non è stato possibile sperimentarlo sugli animali poiché la Sindrome San immunodeficienza acquisita non colpisce la specie animale. In questo caso invece si potrà avere un vantaggio. Rassereniamo sul fatto che cercheremo di non fare male ai nostri amici animali. Siamo certi però che ci aiuteranno nella sperimentazione.”

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