Uno studio americano, riportato in tantissimi manuali di auto aiuto, sostiene che è più probabile morire per l’aggressione di uno squalo, che non in un incidente aereo. Eppure, 7 italiani su 10 hanno paura di volare e ben 4 di loro si rifiutano categoricamente di salire su un velivolo. Lo rivela il quotidiano Repubblica, rendendo noto un sondaggio di Eurodap, Associazione europea disturbi da attacchi di panico). L’aerofobia è l’insieme di due fobie ataviche, l’acrofobia (ossia la paura dell’altezza, che si trova al primo posto tra le paure più diffuse al mondo) e la claustrofobia (il timore degli spazi chiusi, quinta fobia assoluta nell’indagine condotta da YouGov United Kingdom). Di questa paura, che per molti è un impedimento lavorativo, sociale, familiare, abbiamo parlato con la psicologa Valeria Augello, che ci spiega cosa si nasconde, in realtà, dietro il terrore di salire a bordo di un velivolo.
Perché l’aereo fa paura?
Si chiama Aerofobia o Aviofobia e come tutte le fobie si tratta di una paura irrazionale, che ci mette direttamente in contatto con il nostro cervello primordiale. Ciò che più terrorizza le persone che ne sono affette è la paura di perdere il controllo, di smarrire punti di rifermento soprattutto senza la terra sotto i piedi.
Quali terrori atavici nasconde la paura dell’aereo?
Non sempre il timore è legato alla paura che possa succedere un sciagura, semplicemente primeggiano la claustrofobia e il terrore del vuoto. Tutto deriva dal senso che siamo riusciti ad attribuire ad alcuni importanti eventi del nostro passato. Questa paura è soprattutto legata al controllo e all’impotenza verso gli avvenimenti apparentemente avversi. Inconsapevolmente, possiamo paragonare questo terrore di precipitare alla paura di lasciarsi andare, di cedere al controllo su tutto e su tutti.
Voglia di controllo e paura di volare?
Bisogno di controllo e paura dell’aereo, proprio così.
Di solito vi è un eccessivo bisogno di controllo accompagnato dalla difficoltà di fidarsi degli altri. Alcune persone non tollerano l’idea di affidare la propria vita nelle mani di sconosciuti poiché si fidano solo di loro stessi. Questo in linea generale, poiché la paura di volare può avere diversi scopi che vanno approfonditi e sciolti in sede di trattamento psicoterapeutico.
Paura dell’aereo, è solo claustrofobia?
No, i significati possono avere mille sfumature anche se i sintomi sono generalmente gli stessi. Già solo l’idea di dover prendere l’aereo è associata a preoccupazione, pensieri disfunzionale ed immagini catastrofici che possono sfociare in un grande attacco di panico, ecco perché l’ ansia anticipatoria blocca spesso il comportamento che si risolve con l’evitamento.
Come non trasmettere l’aerofobia ai figli?
Per non trasmetterla occorre vincerla. Oggi la terapia più adeguata è quella cognitivo comportamentale che, oltre alla ristrutturazione cognitiva, si avvale anche di tecniche specifiche che possono prevedere anche il coinvolgimento attivo degli esperti del volo.
Come superare la paura di volare?
La prima tappa è dare un senso alla paura irrazionale, e per far questo bisogna accettarla e contenerla, successivamente occorre risalire ai fattori d’esordio e bloccare i pensieri che mantengono questo vincolo, infine è bene sostituire le strategie di evitamento con forme di esposizione graduale.
