Da due giorni è in vigore il Green pass, che prevede, sulla carta, poche semplici regole. Lo ottieni se sei vaccinato, anche con una sola dose, purché puntuale con il calendario vaccinale. Certificato verde anche per i guariti dal Covid, ma entro sei mesi dalla data dell’accertata infezione. Ed ancora ok al lasciapassare se hai avuto il virus, sono passati più di sei mesi, ma nel frattempo ti sei sottoposto a una dose di vaccino.
Poche regole, che però stanno generando tante libere interpretazioni e non poche polemiche.
Ci sono infatti i guariti dal Covid da più di sei mesi che dovrebbero fare la fantomatica unica (almeno per ora) dose di vaccino, ma che non vogliono poiché, verificati gli anticorpi anti Covid, il risultato è molto soddisfacente É il caso di Giovanni Musumeci, insegnante di Palermo, che riferisce di avere un titolo Igg di 1500, ma che ciononostante non può avere il Green pass perché sono passati sei mesi e dieci giorni dalla data dell’infezione accertata. Giovanni però teme la vaccinazione proprio per via di quel titolo anticorpale alto.
Abbiamo chiesto un parere al professore Antonio Cascio, infettivologo e primario al Policlinico di Palermo, oltreché docente alla facoltà di Medicina dell’ateneo palermitano.
Professore Cascio, anticorpi alti, si può comunque fare una dose di vaccino?
Chi ha avuto malattia Covid, ha passato i sei mesi dall’infezione ed oggi ha un titolo alto di anticorpi Igg (ossia gli anticorpi che iniziano a formarsi dopo circa 15 giorni dall’esposizione al virus) può fare il vaccino. Non deve temere un sovraccarico, poiché una dose non gli farà male, ma lo schermerà. Del resto se vuole ottenere la certificazione verde, la sola verifica degli anticorpi non è sufficiente.
Da esperto pensa che sia davvero necessario fare una dose di Vaccino, quando l’organismo è coperto da una buon numero di anticorpi anti-Covid?
Non lo vedo strettamente necessario ed urgente. Se il titolo è soddisfacente, non è necessario vaccinarsi, non con urgenza. Cionondimeno rassicuro che la dose non è nociva e ribadisco che, stante la norma, al contrario non si può ottenere il Green pass, quindi il guarito da Covid deve scegliere se temporeggiare, fermo restanti i divieti relativi alla mancanza di certificato verde o vaccinarsi, occorrenza che comunque non comporta particolari rischi, a parte quelli dei vari effetti collaterali di cui abbiamo abbondantemente parlato in questi mesi.
Un guarito dal Covid quante possibilità ha di ammalarsi di nuovo e di farlo in maniera grave?
Non abbiamo ancora evidenze scientifiche certe e dirimenti, i dati però sono confortanti. Chi ha avuto il Covid gode di una buona immunità, che riesce ad essere abbastanza protettiva anche con le varianti. Si è parlato di casi, piccoli numeri, di soggetti che avrebbero avuto il Covid più volte. Non è però chiaro se si tratti di un’infezione ripetuta o della stessa, che dopo un’apparente negativizzazione, si è ripresentata. In linea generale, chi ha avuto il Covid si immunizza dalla malattia. Ciononostante deve comunque essere prudente nei confronti degli altri. Il virus può installarsi nelle alte vie respiratorie, sia dei guariti che dei vaccinati e da lì può infettare altre persone, quindi guardia sempre alzata.
É d’accordo al vaccino obbligatorio per il personale scolastico?
Sono d’accordo vuoi perché tutelerà in primis una categoria a rischio, vuoi perché se il personale scolastico si vaccina massivamente, tutelerà quelle categorie di allievi che non sono ancora in età da vaccino, quindi gli under 12. In tal modo si eviterà un’importante circolazione del virus. Se ovviamente, oltre agli insegnanti, si vaccinano anche i genitori, l’operazione preventiva, in vista dell’inizio della scuola, sarà doppiamente efficace ed aiuterà a scongiurare aperture a singhiozzi e didattica a distanza.