La vertigine è l’istinto di cadere, la paura che ci ferma prima di raggiungere un nostro obbiettivo. La vita ci propone sempre delle sfide, ma fino a che punto riusciamo ad affrontarle?
Andando sul personale, la maggior parte delle volte in cui la vita mi ha proposto delle sfide le ho accettate assumendomi le mie responsabilità. All’inizio preferivo chiudermi in me stesso, forse perché mi sentivo molto limitato in ciò che facevo. Guardavo sempre quello che facevano gli altri senza pensare a quello che avrei potuto fare io (tutt’ora capita).
Essendo un sedicenne penso di non aver spiccato quel volo fondamentale, quello che mi permetterà di essere un uomo e non un numero. Innanzitutto fidarsi di qualcuno e saper leggere la felicità nello sguardo altrui. Significa finirla di essere soli, ognuno ha bisogno di fidarsi di qualcuno anche per superare i propri limiti. Nel mondo capita di essere “traditi” e di conseguenza, di non fidarsi più di nessuno.
Io non mi fido tanto delle persone , deve passare tanto tempo, perché quello che mi è capitato con gente che ritenevo importante mi ha portato ad avere un occhio di riguardo verso tutti. Fidarsi non può essere un modo per spiccare, ci sta, non penso che il grosso del lavoro debba essere fatto da noi.
Il mondo è un posto bello o brutto?
Il mondo non è tutto rosa e fiori anzi è un postaccio meschino e brutto. Ci saranno sempre delle difficoltà da affrontare, alcune volte si può perdere la voglia di volare , se lo permetti, puoi essere messo in ginocchio.
Nessuno colpisce come la vita e, per quanto le persone possano incoraggiarti, solo tu puoi rialzarti per riprovare a spiccare il volo.
L’importante non è tentare ma saper resistere alle cadute e aver sempre la forza di rialzarti. Solo così si può essere un vincente.
Giuseppe Viviano 2 E
Da piccola volevo essere una fata
Da piccola, avevo un grande sogno, diventare una fata con il grande dono di volare.
Il mio obiettivo più grande era catturare le nuvole, mangiare e anche dormirci.
Viaggiavo con la mente, sognavo di aiutare agli altri, di costruire un esercito di fate pronte a sconfiggere il mondo. Si dice che gli occhi dei bambini siano quelli più sinceri e puri.
Crescendo e scoprendo che le fate non esistono, il pensiero di volare si è dissolto nell’aria per dare spazio ai sogni più concreti e veri.
Facendo i conti con la realtà , mi rendevo sempre più conto che affrontare delle discussioni, delle difficoltà non era proprio come un battito d’ali.
La paura di non essere in grado di sconfiggere quelle difficoltà che si presenta.
Le sensazioni sono diverse: ad alcuni si attorciglia lo stomaco, altri tremano, ad altri va via voce, alcuni si sentono catapultati sulle montagne russe, pronti a cadere come se si avessero le vertigini.
Ma saper vivere è anche questo, quelle “vertigini” ci aiutano ad imparare a rialzarti e saltare dal precipizio.
Così ho capito che ognuno di noi possiede dei super poteri astratti, non come le fate , che mostrano in maniera concreta il loro dono.
Saper spiccare il volo
Il nostro è ancora più bello,più intimo, pronto a farsi spiccare il volo nelle situazioni difficili.
Nella vita le nuvole si possono toccare solo se si ha il coraggio , la volontà di abbassare le barriere e di affrontare la meravigliosa avventura chiamata vita.
Il coraggio può essere anche trasmesso dalle persone a noi vicine.
La presenza dei nostri amici, delle nostre radici, ci fortifica, ci può aiutare a superare le nostre incertezze.
Le nostre radici, l’essere radicati, avere le giuste basi , fanno di noi delle persone quasi complete.
Ad oggi, alla mia tenera età,non posso dire di aver affrontato delle grandi sfide, ma quelle adatte alla mia età.
Accettare l’amore non corrisposto , la perdita di una persona a me cara e cadere nella consapevolezza che non la rivedrai più, affrontare un confronto con una amica e capire che le nostre strade si sono divise.
Dentro di noi, ci sarà sempre un piccolo Peter Pan, pronto a spiccare il volo.
Marta Varvarà 2 E