“Mi fidavo di lui, mi faceva stare bene… lui era la persona che mi rendeva felice e che mi faceva sentire così, così amata. Non avrei mai pensato che anni dopo i miei sentimenti nei suoi confronti diventassero paura.”
Amore o possessione?
L’amore è un sentimento che si manifesta come desiderio, passione e attrazione nei confronti di una persona.
La possessione è una forma di gelosia morbosa o di mancanza di fiducia, causata dalla paura di non essere amati o di essere sostituiti.
Molto spesso, questi due sentimenti, che apparentemente sono diversi, rischiano di unirsi e far perdere il controllo alla persona delle proprie azioni. Ciò che all’inizio poteva sembrare una normale vita di coppia, con il passare del tempo potrebbe trasformarsi nel peggiore degli incubi. L’uomo è un essere imperfetto pieno di difetti, che può facilmente perdere il controllo di sé diventando un pericolo per le donne.
Cosa spinge un uomo a fare del male alla propria donna?
La causa principale di tutto questo è il rifiuto della donna nei confronti dell’uomo, che non riuscendo a sopportare questo rifiuto, inizia a minacciare verbalmente la propria donna ed essa, per paura dell’uomo, comincia a sottomettersi. Nel momento in cui la donna rifiuterà tale situazione, quello che inizialmente era amore si trasformerà in violenza.
Perché la donna tiene tutto per sé?
Lei si illude del fatto che la situazione possa cambiare, ma in realtà non sarà così perché più tempo passa più le cose diventano insopportabili e il dolore diventerà insostenibile. Alcune volte la donna tenderà a tenere tutto dentro “per tenere unita la famiglia”, e ciò dimostra che l’amore che prova una donna nei confronti dei propri figli è più grande del suo dolore.
Come fa la donna ad essere così forte?
Sicuramente lei vorrebbe sfogarsi con qualcuno, ma non lo fa per paura di ciò che le potrebbe accadere. Pian piano, quel che era una violenza verbale potrebbe divenire violenza fisica. Lei potrà fare ben poco visto che la maggior parte dell’autorità nella coppia è dell’uomo. Si sentirà rinchiusa in una gabbia senza poter fare nulla. Quando la donna, racconta di quello che succede dentro casa e l’uomo lo scopre, tutto diventerà più difficile da sopportare, perché le forme di violenza diventeranno maggiori. La donna inizierà a subire: stupri, sottomissioni e nei casi peggiori potrebbe essere sfregiata o addirittura uccisa.
donne in Italia vittime di violenza
Il 31,5% delle donne è stata vittima di violenza, il 20,2% è stata vittima di violenza fisica, il 21% ha subito violenza sessuale e la restante parte ha subito violenza psicologica. La violenza fisica e sessuale nella maggior parte dei casi è stata messa in atto da partner o da ex partner.
Che cos’è la violenza?
Quali sono gli effetti che causa la violenza sulla donna?
La violenza è un’azione compiuta attraverso la prepotenza della forza da una o più persone che agiscono con lo scopo di causare agli altri ad agire contro la propria volontà. La violenza in sé, può essere di due tipi: fisica e verbale. In tutt’Italia si parla spesso di violenza domestica, che riguarda tutte le forme possibili di violenza esercitate da un componente del nucleo famigliare, essa può causare vari traumi nella vita della donna e in quella dei bambini e potrebbe lasciare dei traumi psicologici che potrebbero comportare dei problemi di salute, come l’insonnia o difficoltà respiratorie, talvolta psicosomatiche e strascichi pesanti a lungo termine. Gli effetti della violenza lasciano problemi relazionali, perché la vittima dopo la violenza potrebbe iniziare a non fidarsi più delle persone e di conseguenza potrebbe perdere tutti i legami che aveva prima. Inoltre, la violenza domestica in alcuni casi è legata a un uso eccessivo di alcool o sostanze stupefacenti e a disturbi psicologici o da passati frenetici.
Perché un uomo violenta la donna tra le mura domestiche?
Chi è violento tra le mura domestiche solitamente ha un unico scopo, ossia avere il pieno potere sul proprio partner. Tali comportamenti hanno lo scopo di sorvegliare la propria donna affinché dimentichi tutto il proprio passato e per far sì che ciò avvenga bisogna allontanare la persona da tutti in modo che diventi più fragile. Generalmente questo tipo di violenze capitano tra le mura domestiche, in modo che nessuno lo sappia e tutto ciò avvenga in segreto perché in questo modo la vittima non verrà rassicurata da nessuno.
È possibile poter uscire da questo dilemma?
Inizialmente sembrerà difficile poter uscire fuori da questo dilemma, ma si può partecipare a dei gruppi di sostegno che hanno lo scopo di aiutare le persone che sono state vittima di violenza attraverso l’ascolto. Sia la violenza fisica che quella verbale possono essere considerati dei reati, secondo alcuni articoli del codice penale. Il 17 dicembre 1999 le nazioni unite hanno proclamato il 25 novembre come giornata internazionale della violenza contro le donne. Dobbiamo impegnarci a porre fine a questa violenza, e dobbiamo lottare tutti i giorni e non solamente il 25 novembre. Inoltre vogliamo dire a tutte le donne che sono state vittime di violenza che devono parlarne in modo che possono essere aiutate e possono aiutare altre donne.
Alessia Tuzzolino IIE regina margherita
Simone Di Noto – vittorio emanuele III
Grazie alla professoressa Rosaria Cascio, che coordina con entusiasmo e dedizione questa rubrica.
2 risposte
Ragazzi splendidi e coordinamento eccellente. Il loro grande impegno é frutto dell’amore profondo di Rosaria per il suo lavoro e i suoi ragazzi che sono una grande speranza per il futuro. Complimenti
Avete le idee ben chiare,bravissimi. Sarebbe interessante capire il profilo della donna che si fa abbindolare da questo genere maschile.