É fuori pericolo il tredicenne agrigentino affetto da meningite, che la scorsa settimana é stato ricoverato in gravi condizioni al Di Cristina di Palermo.
Il ragazzino, lo ricordiamo, di rientro da una gita scolastica a Firenze, ha iniziato ad accusare sintomi influenzali. La cosa che però ha destato sospetto, é stato il peggioramento dei sintomi e la comparsa sulla cute del tredicenne di numerose petecchie, ossia di minuscole emorragie cutanee puntiformi.
Trasferito al Di Cristina, al reparto di Malattie infettive, diretto dalla professoressa Claudia Colomba, la diagnosi: meningite batterica e sepsi meningococcica. L’immediato ricovero in rianimazione, le cure intensive, alle quali il bambino ha risposto bene, quindi il trasferimento in reparto, ovviamente in condizioni di assoluto isolamento. Oggi il ragazzino non é più in pericolo di vita.
”Nessun allarme meningite, rassicura la professoressa Colomba, che ha coordinato il team di cura per il piccolo. Le meningiti virali o batteriche sono malattie infettive, che possono capitare e allorquando succede non devono attivare un allarme epidemiologico. Peraltro non sono ad altissimo livello di contagio come l’influenza o come altre infezioni più comuni. Il bambino, che stiamo curando, é arrivato in ospedale con un quadro molto impegnativo. Sicuramente il vaccino antimeningococco, al quale il paziente era stato sottoposto nell’ infanzia, sebbene relativo a un altro ceppo, ha sicuramente aiutato il sistema immunitario nella difesa dalla malattia.”
Professoressa Colomba, facciamo un veloce cenno clinico sulla meningite?
La meningite é una malattia infettiva acuta caratterizzate dall’infiammazione del rivestimento del cervello e del midollo spinale: le meningi. In Italia, negli ultimi anni, vengono segnalate circa 1.000 meningiti batteriche l’anno in tutta la popolazione. La fascia di età più colpita è quella pediatrica e in particolare i bambini sotto l’anno di età.
Le meningiti, ed é bene parlare al plurale poiché vi sono quelle virali e quelle riconducibili a ceppi batteriologici differenti, possono essere appunto causate da batteri, virus, funghi e parassiti.
Tutti possono ammalarsi di meningite, ma i soggetti più colpiti sono i bambini, in particolare se molto piccoli; soggetti a rischio sono anche gli anziani, chi soffre di problemi immunitari e chi di altre patologie croniche.
Nei neonati (entro 28 giorni di età) i germi coinvolti sono:
* lo Streptococco di gruppo B;
* l’Escherichia Coli;
* la Listeria Monocytogenes.
In tutte le altre età 3 sono le famiglie di batteri principalmente responsabili sono:
* lo Streptococco Pneumoniae (Pneumococco);
* la Neisseria Meningitidis (Meningococco);
* l’Haemophilus Influentiae di tipo B (Emofilo).
CONTAGIO E SINTOMI
“La meningite, come tutte le malattie infettive, é contagiosa. L’infezione può trasmettersi attraverso le goccioline di saliva -parlando, tossendo, starnutendo- se ci si trova a stretto contatto (entro 1 metro di distanza) con un soggetto malato.
I sintomi con cui può presentarsi la meningite sono numerosi e tra questi i più frequenti sono:
– febbre alta;
– dolore al collo o rigidità del collo;
– mal di testa;
– vomito;
– sonnolenza;
– convulsioni;
– fontanella anteriore rigonfia nei lattanti;
– eruzioni cutanee/petecchie
Nei lattanti e nei piccoli bambini, la meningite può manifestarsi, soprattutto nelle fasi iniziali, con sintomi più sfumati come inappetenza, irritabilità e febbricola.
Un bambino con sintomi sospetti di meningite deve essere visitato al più presto da un medico che, qualora confermi il sospetto, invierà il paziente al Pronto Soccorso pediatrico più vicino.”
DIAGNOSI- CURA
“La storia clinica del paziente e la visita indirizzano molto alla diagnosi, che deve essere confermata con gli esami del sangue, ma in particolare con l’esame del liquido cefalorachidiano che viene prelevato attraverso la puntura lombare (tramite un ago infilato nella parte bassa della schiena, attraverso la colonna vertebrale). La terapia, individuata la causa, é antibiotica e sintomatica.”
COSA FARE IN CASO DI CONTATTO
“In caso di contatto stretto e prolungato con un soggetto affetto da meningite batterica, deve essere praticata una terapia antibiotica profilattica su prescrizione medica specifica per il tipo di germe individuato.”
Il VACCINO
”La vaccinazione anti meningococcica in Italia é raccomandata ma non obbligatoria. Esistono vaccini per ciascuna famiglia dei principali batteri responsabili.
Contro l’Haemophilus Influentiae di tipo B il vaccino è incluso nel vaccino esavalente la cui prima dose viene somministrata già a partire dal 61° giorno di vita (terzo mese).
Contro lo Pneumococco è disponibile un vaccino che protegge da 13 differenti ceppi di Pneumococco (anche questo praticabile dai primi mesi di vita).
Conto il Meningococco esistono diversi vaccini. Un vaccino contro il Meningococco C, uno contro il Meningococco B e un vaccino in grado di proteggere da 4 diversi ceppi (A, C, Y, W 135).”