Feste di Natale alle porte, aumenti di casi Covid, variante Omicron e possibilità di nuove restrizioni. Queste le parole chiave, che tengono banco, quando manca una manciata di giorni all’inizio delle festività.
Abbiamo chiesto un parere al professore Antonio Cascio, infettivologo e primario al Policlinico di Palermo.
Professore, sarebbe il caso di blindare le festività?
Non sono per soluzioni tanto integraliste. Dare la possibilità di un Natale sereno e condiviso con gli affetti, anche quando questi affetti sono lontani e si deve raggiungerli, penso sia la soluzione auspicabile. Anche per dare merito ai milioni di vaccinati. Dovremmo piuttosto essere prudenti ed avere chiaro che, anche con tre dosi di vaccino, occorre usare la mascherina al chiuso o quando non possiamo distanziarci. Occhio anche a proteggere anziani e soggetti fragili durante pranzi e cene delle feste. Se abbiamo sintomi influenzali evitiamo contatti, soprattutto con le categorie più a rischio. Stesso discorso vale se non siamo vaccinati.
È d’accordo ai tamponi per accedere a cinema, ristoranti ed eventi anche per Chi hA il super greenpass?
No, penso che sottoporre a tamponi continui chi ha fatto due o addirittura tre dosi non sia la soluzione. Semmai si deve fare un gioco di prevenzione, ponendo in essere tutte le cautele anti Covid possibili. Regole che ormai conosciamo a memoria.
Variante Omicron, cosa dobbiamo aspettarci?
Ahimè temo che quando si diffonderà e potrebbe accadere a breve, vi saranno grosse impennate dell’epidemia. Suggerisco il vaccino poiché la variante é molto contagiosa e le evidenze stanno confermando che non è assolutamente meno temibile delle altre, anzi é comparabile alla variante Delta.
A proposito di vaccini, in molti temono la vaccinazione eterologa, con terza dose di Moderna, che ne pensa?
Rassicuro gli scettici, anzi l’eterologa, secondo diverse evidenze, copre anche di più. Il vaccino Moderna ha una quota superiore di Rna rispetto a Pfizer, quindi la dose viene dimezzata, si può assistere a qualche lieve effetto collaterale più marcato (febbre, dolenzia in sede di inoculazione, malessere generale), ma tutto risolvibile in poco tempo e con effetti di copertura anti Covid molto alti.