In Sicilia la curva dei contagi è in stabile decremento. Dati molto incoraggianti, impennata del numero dei guariti, netta diminuzione dei ricoveri e del numero dei deceduti. Un trend molto buono, così lo definiscono gli esperti, ma che non deve assolutamente far abbassare la guardia. Il virus circola ancora e non ci si deve lasciare ingannare dal numero degli attuali positivi. Per fare il punto abbiamo intervistato il dottore Tullio Prestileo, infettivologo palermitano in prima linea nella lotta al Covid all’ospedale Civico di Palermo.
Numeri buoni, ma quando potremo essere più sereni?
In Sicilia abbiamo un andamento epidemiologico molto incoraggiante. Attenzione però: il virus circola ancora, smetterà di farlo quando diventerà zero il contatore delle persone con infezione. Quindi basiamoci sul numero dei nuovi positivi e non degli attuali, che si calcola sottraendo ai precedenti il numero di morti e guariti. Contagio zero lo avremo quando si azzererà il contatore dei nuovi infetti. Da lì si dovranno aspettare almeno un paio di settimane, perché dobbiamo anche eludere i potenziali contagi causati dai positivi asintomatici.
UNA PREVISIONE?
Possiamo ragionevolmente pensare che, nell’arco del mese di maggio, tutti gli infetti attuali guariranno. In assenza di nuovi contagi, va da sè, azzereremo anche la circolazione dell’infezione. Su questo dato rimane il nodo dei positivi asintomatici, di cui non conosciamo i numeri. Per cui, dopo aver raggiunto il contagio zero, occorrerá prendersi tre/quattro settimane di tempo per stare più tranquilli. Tutto ciò mette la Sicilia nelle migliori condizioni per raggiungere a breve l’obiettivo “contagio zero”. Come possiamo arrivare al risultato? Rispettando le regole, anche e soprattutto nella fase due, in cui le maglie si sono allargate.
DOTTORE, FACCIAMO UN RIPASSO DELLE NORME DA SEGUIRE
Anzitutto lavarsi spesso e bene le mani. Usare la mascherina chirurgica sempre nei luoghi chiusi ed in quelli aperti allorquando non è garantito un distanziamento sociale di almeno 1,5 m. Usare i guanti in modo corretto: Se sto facendo una passeggiata non servono, se vado a fare la spesa li indosso prima di entrare al supermercato, poiché potenzialmente posso toccare oggetti contaminati o contaminarli a mia volta. Una volta usciti dal supermercato devo togliere i guanti prima di aprire lo sportello dell’automobile, questo è un passaggio importante. Tolti guanti igienizzo le mani con il gel e quindi poso la spesa e via. La mascherina posso toglierla anche una volta fuori il supermercato se ovviamente mi è garantito il debito distanziamento dagli altri. Sono regole semplici e abitudini preziose che non devono diventare ossessioni ma buone norme per uscire il prima possibile da questo momento complesso.
VISITE AI FAMILIARI, COME COMPORTARSI?
La regola principale è evitare gli assembramenti, anche tra familiari di cui conosciamo le abitudini. Va bene ritrovarsi in quattro o cinque, ma non si deve assolutamente affollare le case dei nonni con le reunion di tutti i figli e i parenti. Ci vuole buon senso e va da sè che se ho sintomi sospetti non andrò a trovare i parenti.
I nonni potranno collaborare nell’accudimento dei nipoti, soprattutto adesso che in molti torneranno al lavorare in modalità routinaria?
Non vedo un divieto assoluto, anzi. Ci vuole sicuramente buon senso. Se le persone si sono attenute alle norme di sicurezza i nonni potranno stare serenamente con i nipoti anche per un tempo più lungo rispetto ad una breve visita.
VACANZE ESTIVE, COSA CONSIGLIA?
Di rimodulare l’idea di villeggiatura. Dimentichiamoci le spiagge affollate di San Vito ad agosto. Rivalutiamo vacanze in campagna, in montagna, nei paesini dove magari abbiamo una seconda casa o al mare ma ovviamente in luoghi in cui si possa garantire il distanziamento. Nel week end suggerisco vivamente di evitare le località turistiche affollate. Proviamo a cercare circuiti alternativi alla ricerca di storia e cultura in piena quiete, senza chiasso e senza confusione. Con eventuali assembramenti si corre il rischio di nuovi focolai e tornare punto e a capo!
I BIMBI POSSONO AGGREGARSI TRA LORO?
Vanno evitati assembramenti, questa regola vale sempre. Consideriamo che dietro un gruppetto di quattro bimbi vi sono uno o due genitori per pargolo e quindi è presto fatto un piccolo assembramento. Comprendo che non si possano confinare i bimbi nella solitudine, consiglio quindi piccoli gruppi, di bimbi con abitudini sovrapponibili, giochi rigorosamente all’aperto, possibilmente attività in movimento (bici, monopattino, corse) così da favorire il distanziamento e lavare spesso le mani ai piccoli, anche con i gel igienizzanti. Evitare grossi gruppi e giochi in casa.
COSA PENSA CIRCA LA RIAPERTURA DELLE SCUOLE?
Credo che sarà fondamentale analizzare i risultati che avremo nella prima decade di giugno. Dobbiamo fare di tutto per spezzare la catena del contagio e arrivare a zero, se l’epidemia continua indisturbata è difficile fare previsioni, anche perché la scuola e il sovraffollamento delle classi possono rappresentare luoghi di trasmissione virale.
Terapia al plasma, che ne pensa? E in merito al vaccino?
In medicina qualunque azione deve essere supportata da evidenza scientifica assoluta. In questo momento le esperienze sull’uso del plasma sono buone ma non hanno una validazione scientifica robusta; in altre parole non va bene per tutti. Altra cosa riguarda Il vaccino: servirà solo in vista di una nuova ondata, che può o non può ripresentarsi. Se i dati sul vaccino dimostreranno efficacia e sicurezza si procederà, ma ancora non abbiamo né dati certi né risultanze. È una strada complessa e quindi si deve aspettare.
ALL’OSPEDALE DOVE LEI LAVORA, IL CIVICO, C’È UN DATO INCORAGGIANTE
Sí, l’ospedale sta riprendendo tutte le attività sanitarie, con i ricoveri, gli interventi e le indagini diagnostiche programmati. Precauzionalmente, proprio per garantire la sicurezza della fase 2, effettuiamo il tampone a tutti, prima dell’accesso in ospedale. Fin qui, su 903 tamponi eseguiti il numero dei positivi è ZERO, un dato che deve farci ben sperare.
Per finire, desidero rassicurare tutti i Pazienti con patologia infettiva cronica seguiti nei nostri ambulatori che l’assistenza continuerà ad essere garantita anche attraverso il servizio telefonico dedicato (338.6606327 ore 9-13) con l’obiettivo di assicurare il diritto alla salute ed alle cure per tutti