Facciamo un secondo figlio? La domanda è da un milione di dollari. Perché, se un ventennio fa, progettare una famiglia con più di un pargolo era la norma, oggi è quasi l’eccezione. Le statistiche parlano chiaro. In Italia vi è una media di 1,3 figli per coppia, contro i 2,2 di venticinque anni fa. Le coppie italiane sono molto meno prolifiche di un tempo e questo per una serie di ragioni.
- Diminuisce il lavoro stabile. Nel 70%delle coppie italiane uno dei due coniugi ha un lavoro precario
- Aumenta l’età delle neomamme (il 35% supera i 40 anni)
- Aumentano le gravidanze a rischio
- Diminuiscono le figure parentali di riferimento all’interno del nucleo familiare (in termini di sostegno alla coppia di neo genitori).
L’italia, come recita un nuovo luogo comune, non è un paese per figli.
Per molte coppia già l’avere il primo figlio è stata una piccola impresa. Chi ha dovuto mettersi in gioco per via del lavoro precario, chi ha dovuto fare i conti con l’età, magari ricorrendo alla costosa (e non senza rischi) fecondazione assistita. Chi, ancora, non ha avuto figure familiari di sostegno e ha ben chiaro cosa siano le notti insonni, le giornate passate a ciondolare in pigiama cercando di placare i capricci del piccino.
Ricordo la battuta di un noto ginecologo di Palermo, che, passando in corsia per visitare le neomamme, le incitava scherzando: “Se per fare il primo figlio ci avete ragionato su, il secondo dovete farlo senza pensarci”.
Per i “coraggiosi”, che decidono di fare il bis, ecco i pareri che la psicoterapeuta Rosanna Schiralli, ha rilasciato al giornale Io Donna (Corriere della sera)
1. Considerare negativa la gelosia
«La prima cosa da fare è far capire al bambino che le preoccupazioni e la paura che prova nei confronti del nuovo arrivato non sono negativi. Il gioco può essere uno strumento utile per far sentire il bambino compreso e rassicurato. per esempio cercare di raccontare insieme una storia sull’arrivo di un nuovo nato usando dei peluche o delle bambole, serve ai genitori per comprendere quali siano le paure e le angosce del bambino e nello stesso tempo aiutano il piccolo a capire che i sentimenti che prova nei confronti del fratellino o della sorellina non sono così drammatici o negativi».
2. Chiedere al primogenito di crescere
«Con l’arrivo del nuovo nato, non pretendete che il bambino diventi subito autonomo, altrimenti penserà di aver perso la sua posizione di “piccolo di casa” a causa del nuovo nato. Anche se è il più grande tra i due, è sempre un bambino. La paura che il fratello o la sorella sia venuto a occupare il suo posto rafforzerebbe in lui la sensazione di abbandono che potrebbe provare in questi momenti di cambiamento».
3. Ripetere al primo figlio che ormai è grande
«Dire al figlio maggiore che ormai è grande è sbagliato, così come dirgli che deve capire le necessità del nuovo nato. In realtà non è in grado di comprenderle. Significherebbe investirlo di una grande responsabilità, che in realtà non è ancora in grado di assumersi».
4. Criticare i suoi comportamenti da bambino più piccolo della sua età
«È normale che il primogenito possa avere in questo particolare momento della sua vita delle regressioni, ossia dei comportamenti da bambino più piccolo della sua età, come voler esser imboccato, fare la pipì a letto, volere il ciuccio etc. Non c’è da allarmarsi. Si tratta di segnali transitori che esprimono più che un disagio, la preoccupazione di poter perdere la posizione di “piccolo di casa”».
5. Sentirsi in colpa per non fare mai abbastanza
«Avere paura di non riuscire ad amare abbastanza il secondogenito e temere di togliere al primo figlio qualcosa perché si danno attenzioni al nuovo nato sono timori comuni a molti genitori. Cercate di capire se si tratti di una paura reale o di una paura legata al vostro passato».
6. Assecondare i capricci del primogenito
“Essere troppo indulgenti dinnanzi alle sue marachelle e alle sue monellerie è dannoso. E’ fondamentale mantenere il più possibile le regole di sempre sia per evitare che tutto ciò che si è fatto a livello educativo possa venir meno, sia per evitare di cadere nella trappola della negoziazione. Il messaggio sbagliato che passa se cediamo ai suoi capricci in questo momento è che abbiamo qualcosa di cui farci perdonare perché c’è un secondo figlio. Così facendo invece di rassicurarlo, in realtà non facciamo altro che convalidare la paura che prova di non essere abbastanza amato e considerato”.
7. Elogiare troppo il secondo bebè
Quando nasce un bambino viene spontaneo riempire il piccolo di complimenti e apprezzamenti. Occorre però prestare attenzione a non esagerare in presenza del primo figlio, per non innescare meccanismi di gelosia e di rivalità. «Anche se la mamma è indaffarata nel prendersi cura del nuovo arrivato, sarebbe meglio dedicare una mezz’ora al giorno totalmente al bambino più grande. Passare del tempo con lui, uscire insieme, giocare da soli aiuterà il piccolo a percepire che non solo il papà, ma anche la mamma sono lì anche per lui. E’ importante fargli capire non solo a parole, ma anche attraverso gesti concreti, che ci siete e che l’amore per lui anche con il nuovo nato non è cambiato».
8. Essere troppo protettivi con il piccolo di casa
«Anche se un neonato ha bisogno di maggiori cure di un bambino più grande, è importante che i genitori usino lo stesso linguaggio educativo e abbiano lo stesso atteggiamento con entrambi i figli. Mostrarsi troppo attaccati o protettivi nei confronti del nuovo nato non farà altro che accentuare la rivalità. E’ importante invece che il bambino più grande prenda confidenza con il bebè. Coinvolgetelo anche nella gestione del nuovo arrivato come se fosse un gioco, magari facendovi passare il pannolino, i vestitini per il nuovo fratellino».
9. Fare paragoni
«Per evitare di creare gelosia tra fratelli, evitate di paragonare i due fratelli davanti al primogenito, per esempio dicendo “con lui è stato più difficile”, ”lui è stato più buono” etc. E’ importante non farlo sentire sminuito dal nuovo arrivato. Guardare insieme delle foto e dei video di quanto era piccolo lo aiuterà a ricordargli come era e a rassicurarlo».
10. Dedicare tutte le attenzioni al neonato
«È importante che il bambino più grande continui a sentirsi ugualmente amato dalla mamma e dal papà. Il bambino in questo particolare momento si sente privato del suo ruolo di unico figlio, per questo è importante dargli maggiori attenzioni. Per esempio quando qualcuno porta un regalo al fratello più piccolo, non fatelo sentire escluso. In che modo? Avendo in casa un regalo anche simbolico