Avete visto al cinema il fil. Maria Regina di Scozia? La pellicola rimanda a tutti i temi dei conflitti tra donne. Sicuramente esacerbandoli, ma mostrandone un fondo di verità. Il tema della competizione tra donne rimanda al panorama più ampio legato a retaggi culturali e vecchi stereotipie più che a modelli concreti di aspetti biologici. Gli studi più attuali cercano di offrire prove sulla competizione sessuale femminile, vista come uno scopo biologico importante per “eliminare la concorrenza” e, quindi, conquistare il maschio dominante. Anche questa pura banalità? Senso comune? Secondo gli studi femministi sull’argomento occorrono nuovi criteri di valutazione. Vero è che alla base della competizione tra donne, dal punto di vista psicologico, sembrerebbe veramente opportuno richiamarsi al tipo di ragionamento cognitivo complesso dell’individuo ed al suo corrispettivo dato emotivo, elementi fondamentali in una vera parità fra i sessi ed una successiva educazione alla collaborazione.
Amicizia tra donne per crescere
Di sicuro è stato dimostrato che l’amicizia tra donne aiuta la crescita personale. Una vera amica, come viene definita da molti, è life coach: mostra, sorregge, insegna. aiuta a superare i momenti bui, a sconfiggere paure, ansie, depressione.
Come coltivare l’amicizia tra donne
Tutte le relazioni e tutti gli scambi, vanno ricercati, coltivati e curati nel tempo. Anche in questo caso si tratta di un processo lento che prevede mille sfaccettature, solo nel tempo si riesce a comprendere, accettare e custodire i diversi modi di essere amiche.
Perché le donne litigano?
Il litigio nasce dall’invidia e trova sostentamento grazie al senso di impotenza e di inadeguatezza, la reazione del soggetto invidioso, che rimane al livello inconscio, consiste nell’aver bisogno di neutralizzare l’altro soprattutto quando questo invece mostra di essere felice. Colpisce maggiormente le donne perché, per natura, noi tendiamo ad andare oltre ogni cosa…in questo caso troppo oltre!
Competizioni familiari
Con le mamme, le sorelle e le figlie bisogna parlare la lingua del cuore per comprendersi. Spesso proprio i vincoli sanguigni esacerbano i conflitti interiori e fanno perdere di vista i veri target del bene. Entriamo nel vivo degli intrecci familiari e delle loro storie. Vissuti sempre diversi e diversificati. Complessi per natura e complicati per scelta.
Perché la donna si scervella?
Come sostengono le moderne Neuroscienze, noi utilizziamo massivamente il lobo frontale, area legata ai processi decisionali e sede dell’emotività, rispetto agli uomini che, invece, tendono a coinvolgere, nel processo di ragionamento, una zona più vasta di corteccia. Questo dal punto di vista dinamico e metabolico ci rende elasticamente perfette ad affrontare e gestire le situazioni complesse, in quanto possiamo analizzare uno spettro più ampio di dati e possibilità. Ricominciando e ricominciando sempre. In una sola parola abbiamo il bisogno di “scervellarci” inscritto nel nostro codice genetico.