L’estate appena trascorsa può averci lasciato dei disturbi intimi fastidiosi. In vacanza saltano parecchie regole: igieniche, alimentari ed anche quelle legate alla routine. La conseguenza per le donne sono dei fastidiosi malesseri a carico dell’apparato genitale. Infiammazioni ma anche processi infettivi, che possono avere sintomi molto fastidiosi. È importante riconoscere i segnali che ci lancia il nostro corpo e agire tempestivamente di conseguenza, così da evitare complicazioni. Abbiamo chiesto un parere al dottore Giuseppe Scaglione, ginecologo, dirigente medico all’Arnas Civico ed esperto in tema di papilloma virus, infezioni genitali e malattie sessualmente trasmissibili.
Dottore, i fastidi intimi, di cosa si tratta?
La prima cosa da dire a questo proposito è che le irritazioni o le infezioni, come le cervico–vaginiti o le vulviti, in genere si curano facilmente e non rappresentano un problema grave. I problemi intimi sono comuni a tutte le età ed in tutti i periodi dell’anno, però il rischio di contrarre una infezione vulvo vaginale aumenta, e di molto, in estate.
Infatti la stagione calda aumenta il pericolo per l’aumento delle temperature, l’umidità, la frequentazione di piscine (spesso ricettacoli di germi ) l’uso di biancheria aderente e di costumi a volte bagnati, che possono provocare irritazioni intime o vere e proprie infezioni. Inoltre in estate statisticamente aumenta il numero dei rapporti sessuali che svolgono un ruolo nella comparsi di queste patologie (i rapporti occasionali dovrebbero essere sempre protetti). Non dimentichiamo i problemi intestinali, come la stipsi o la diarrea che giocano un ruolo importante nel contribuire a determinare un aumento di queste infezioni.
Cosa fare appena si presentano i sintomi?
Nel caso in cui la donna sta seguendo terapie antibiotiche che hanno quali effetti collaterali disturbi intimi, è bene chiamare il proprio ginecologo. Questi consiglierà una prevenzione, che limiti il rischio dovuto agli antibiotici, che alterando l’equilibrio della fisiologica flora vaginale, possono provocare l’insorgenza di vaginiti dovute a germi opportunisti come la candida. A tal proposito è importante ricordare che la maggior parte delle infezioni intime, sia batteriche che fungine, scaturiscono da una alterazione della normale flora vaginale. Una qualsiasi alterazione del delicato ecosistema vaginale rende la donna più soggetta alle infezioni di microorganismi, trasmessi in prevalenza per via sessuale. Il microbiota vaginale può danneggiarsi in seguito a cambiamenti fisiologici e/o patologici, dovuti allo stato ormonale, all’attività sessuale, al ciclo mestruale, all’utilizzo di medicinali, allo stato immunitario.
Quali consigli seguire?
Durante tutte le stagioni, e particolarmente in estate, è sempre meglio usare biancheria intima bianca e di cotone naturale.
Non indossare a lungo costumi bagnati o salva–slip.
Non condividere con altre persone biancheria intima ed asciugamani.
Evitare le piscine che sono ricettacoli di germi e quando ci si siede, in costume, sul bordo piscina o sulla sdraio, proteggersi con il proprio asciugamani.
Sul fronte dell’alimentazione?
Preferire una alimentazione sana, ricca di frutta e verdure e povera di zuccheri complessi.
Praticare una corretta igiene intima, rispettosa dell’età e del relativo PH vaginale.
Essere prudenti con l’uso dei farmaci che mai devono essere assunti senza consultare il proprio medico.
Cercare di bere una corretta quantità di acqua, normalmente dai 2 ai 3 litri al giorno (vanno bene anche anche succhi di frutta, frullati, the) evitando di eccedere con gli alcolici.
In caso di gravidanza?