Si torna a scuola e questo è il primo anno, da quando è iniziata la pandemia da Covid 19, che il rientro tra i banchi avverrà senza particolari restrizioni.
No alle mascherine in classe, a meno che gli studenti non siano soggetti fragili o non presentino sintomi influenzali lievi (raffreddore e tosse senza febbre), no al controllo della temperatura all’ingresso o ai tamponi preventivi, no alla Dad, no al Greenpass per insegnanti e personale. Resta valido l’isolamento per chi è risultato positivo al test Covid.

In merito alle nuove regole di gestione scolastica del Covid, abbiamo chiesto un parere al professore Antonio Cascio, infettivologo e primario al Policlinico di Palermo.
”Partiamo da un presupposto, dice il professore Cascio, dobbiamo eliminare il terrore del Covid dalla mente dei nostri bimbi e dei nostri ragazzi. Lo hanno, gioco forza, subito per oltre due anni, reputo quindi che ci siano le condizioni per voltare pagina.”
Si può pensare a un ritorno alla normalità in piena sicurezza?
“Al momento, il Covid si è molto rabbonito e può essere paragonabile a un’influenza, quindi è inutile creare allarmismi. Due anni fa, di questi tempi, si parlava di banchi a rotelle, distanziamento, indicazione che i gli studenti non avessero contatti ravvicinati. Al tempo le varianti erano molto aggressive e non avevamo i vaccini. Sono stati tempi molto pesanti. Direi che oggi abbiamo superato questa fase. Lasciamo i bimbi liberi di giocare, avvicinarsi ai compagni, mostrare liberamente il loro viso. Lasciamo i ragazzi liberi di vivere la loro adolescenza anche e soprattutto nel mondo scolastico.”
Restano delle precauzioni da prendere?
“L’igiene delle mani è un’abitudine da mantenere, che resta utilissima per arginare qualsiasi forma virale. La mascherina andrebbe utilizzata allorquando si presentano sintomi di raffreddore o comunque influenzali e soprattutto quando ci relazioniamo con soggetti fragili o anziani. Sul fronte scuola, ci si appella sempre al buonsenso dei genitori: il bambino con sintomi lievi da raffreddamento può andare a scuola, se il quadro generale è più complesso bisogna tenere i piccoli a casa, non attendere che abbiano 39 di febbre. Un altro aspetto importante è l’evitamento delle classi pollaio.”
È d’accordo all’abolizione del Greenpass anche tra insegnanti e personale?
“Lo sono nella logica di un ritorno alla normalità. Reputo comunque che l’insegnante non vaccinato sia lui, in primis e più degli altri, esposto a un rischio.”
Quarta dose, quali le sue indicazioni?
“Che i soggetti immunocompententi, ossia in buona salute, dovranno farla a novembre contestualmente al vaccino antinfluenzale. Anziani e fragili, qualora non l’avessero fatta, dovrebbero provvedere al più presto.”