Vai al contenuto
  • Su di me
  • Disclamer
  • Contatti
Menu
  • Su di me
  • Disclamer
  • Contatti
  • Salute
    • Pediatria, Ginecologia, Medicina
    • Generale, Psicologia, Alimentazione
    • Coronavirus
  • I nostri Esperti
    • Dott.ssa Valeria Augello psicologa
    • Dott.ssa Licia Calderone logopedista
    • Prof. Antonio Cascio infettivologo
    • Prof.ssa Claudia Colomba - pediatra/infettivologa
    • Dott. Francesco Cupido otorinolaringoiatra
    • Dottoressa Maria Francesca D’Anna, pediatra/allergologa
    • Dott.ssa Maria Rosa D’Anna ginecologa
    • Dott.ssa Annalisa Ferlisi pediatra/pneumologa
    • Prof. Piernicola Garofalo endocrinologo
    • Prof. Giuseppe Iacono pediatra/gastroenterologo
    • Prof. Daniele La Barbera psichiatra
    • Dottoressa Erica Lipani odontoiatra
    • Dott. Tullio Prestileo infettivologo
    • Prof Vincenzo Provenzano diabetologo
    • Dott. Giuseppe Scaglione ginecologo
    • Dott.ssa Sabrina Spoto cardiologa
    • Prof. Michele Vecchio neurologo
    • Prof. Marcello Vitaliti, neonatologo/pediatra
    • Dott.ssa Francesca D'Aiuto Pediatra
    • Dott.ssa Daria Pandolfo Picologa
    • Prof. Antonio Martorana Ginecologo
    • Prof. Antonio Maiorana Ginecologo
  • Storie di tutti i giorni
  • Costume, Società e Tendenze
    • Attualità
    • Parliamone con l’Avvocato
  • Altri
    • Film, Libri, Life Style
    • Ricette
    • Viaggi
    • Video
Search
Close
Home » Covid, dottore Provenzano: attenzione ai cluster familiari e vigiliamo sugli effetti long Covid

Covid, dottore Provenzano: attenzione ai cluster familiari e vigiliamo sugli effetti long Covid

  • Maristella Panepinto
  • Aprile 1, 2021
  • Coronavirus

Il bilancio di un anno al timone del centro Covid di Partinico e le raccomandazioni in vista delle festività pasquali

“Attenzione alle feste casalinghe, da lì partono i nuovi cluster di Covid!”

È la raccomandazione del dottore Vincenzo Provenzano, celebre internista e diabetologo siciliano, da un anno “imprestato” alla lotta al Covid. Il dottore Provenzano dirige infatti il Covid Hospital di Partinico da quando la struttura è nata – in fretta e furia dalla conversione dell’ospedale Civico partinicese in centro dedicato – per fronteggiare la pandemia.
Il direttore Provenzano lo ha sempre ribadito: “Un internista comprende a perfezione il Covid poiché questa malattia colpisce gli organi interni e sa essere imprevedibile nell’attacco.”

A un anno dall’inizio della difficile avventura, i bilanci non sono quelli sperati.

Dottore, come stanno andando le cose al vostro centro?

Mi piacerebbe dire meglio, ahimè così non è. Avevamo avuto una parvenza di respiro qualche settimana fa. Avevamo  addirittura chiuso un piano, che però a breve riapriremo, quindi può facilmente tirare le conclusioni. Un anno fa, quando abbiamo attivato il centro, la situazione sembrava molto più semplice. L’incidenza della malattia in Sicilia era molto bassa. In dodici mesi le cose sono cambiate e ci siamo resi conto di quanto complessa e grave sia la malattia da Covid.

Di nuovo sotto pressione?

In un centro Covid dedicato, dove curiamo pazienti in condizioni gravi e dove vi è anche un reparto di rianimazione, la pressione è all’ordine del giorno. Se vogliamo parlare di dati, le dico che abbiamo cinquanta ricoverati nei reparti e dieci in rianimazione. Si lavora senza sosta.

Si È abbassata anche l’età dei malati?

Si, abbiamo verificato un abbassamento dell’età media. Negli ultimi mesi abbiamo ricoverato anche ragazzi ventenni. Tanti i quarantenni, che sembrano il bersaglio prediletto di questa terza ondata. Colpa della variante inglese, che riguarda ormai quasi il 90% dei contagi o di una maggiore diffusione del virus? Non posso dirlo con certezza.  Ho però contezza di forme molto aggressive in soggetti relativamente giovani. È ricoverata in coma diabetico una donna quarantenne, da giorni in condizioni critiche. Ha contratto il Covid e l’aggravante diabetica ha fatto il resto. Stiamo cercando in tutti i modi di salvarle la vita. Non è il solo caso. Qualche settimana fa abbiamo avuto un paziente sempre quarantenne, che si era presentato in condizioni non preoccupanti, poi la situazione si è fatta critica. Il Covid ha questa evoluzione a doppia via: ti contagi, sviluppi i sintomi e se va bene ti riprendi, in caso contrario la situazione può precipitare anche improvvisamente. È una brutta bestia, lo dico con la cognizione di chi lo lotta ogni giorno.

Può interessarti:  Quanta infelicità nelle famiglie di oggi? A casa tutti bene la racconta

Lei è un’internista, ci spiega le sedi d’elezione del Covid, una volta entrato nel nostro organismo?

Le vie di ingresso del Covid sono tre: neurologica, con sintomi quali la perdita di gusto e olfatto, il torpore, il mal di testa; respiratoria, quindi dispnea, tosse, fiato corto; gastroenterica, con nausea, vomito e diarrea. In tutti i casi, occorre subito accertare la malattia. Prima si fa la diagnosi, prima si può combattere.

Perché soggetti giovani e apparentemente in piena salute possono ammaltai gravemente?

Le cause possono essere multiple. La più comune é che il soggetto pensa di essere in piena salute e possibilmente ha una problematica che non conosce. Un’altra causa può essere la carenza di interferone, una proteina, che serve a combattere naturalmente gli attacchi virali.  Tutti la possediamo ma taluni soggetti possono esserne carenti. Ed ancora, può verificarsi un fenomeno di iperergia, ossia una risposta molto forte dell’organismo all’attacco virale. Un tipo di risposta immunitaria fuori controllo, chiamata “tempesta infiammatoria” o tempesta citochinica, provoca un’eccessiva infiammazione. Si sospetta che tale reazione possa avere un ruolo significativo in alcuni dei casi più gravi di COVID-19, anche nei soggetti giovani.”

Il Covid lascia tracce anche dopo essere guariti?

Succede eccome, non a caso abbiamo istituito un ambulatorio post Covid. Dal Covid non si guarisce del tutto. Chi ha sviluppato la polmonite interstiziale, ha poi una fibrosi polmonare, che richiede lunghi periodi di riabilitazione.  Chi ha avuto sintomi neurologici importanti, quali ischemie o ictus, può riportare delle paralisi. È importante seguire il paziente in un percorso “long Covid” così da comprendere meglio sintomi postumi e da curarli bene, al fine di puntare a un ritorno alla normalità.

Può interessarti:  Gelosie tra fratelli, ve le spiego passo passo

Vaccini anti Covid, lei ha puntato un faro sui diabetico, Ci spieghI?

Da diabetologo e da presidente nazionale della Società italiana di Metabolismo, diabete e obesità, ho scritto una lettera al Ministro della Salute, Roberto Speranza. Insieme ai miei colleghi diabetologi, ci mettiamo a disposizione a vaccinare i pazienti affetti da diabete negli ambulatori di diabetologica. Chi soffre di questa patologia corre il rischio di manifestare una forma di malattia da Covid molto severa. La campagna vaccinale conferma che i diabetici sono una categoria estremamente fragile, occorre tuttavia dare uno sprint. Sono tanti i malati non ancora vaccinati e occorre provvedere e in fretta.

Tra pochi giorni è Pasqua. A inizio intervista ha fatto una raccomandazione

La ribadisco: no alle solite mega feste di famiglia. Seguiamo le regole. In ospedale si sono verificati ricoverati una settimana dopo la festa di San Giuseppe, perché appunto qualcuno non ha potuto evitare il rispetto della tradizione, a scapito della propria pelle. In ospedale assistiamo al fenomeno dei ricoveri familiari: in reparto abbiamo marito, moglie, nonni. Perché appunto si sono contagiati tutti insieme nel corso, per esempio,  di una festa privata. Capita poi che il più fragile perda la vita. Quando dico fragile può trattarsi del novantenne, come del quarantenne. Quindi attenzione massima. Non ripetiamo a Pasqua quanto accaduto a Natale. Ve lo dice un medico che ha ahimè capito bene quanto terribile sappia essere il Covid.

PrevPrecedenteCovid, in Sicilia parte la cura con anticorpi monoclonali. Ecco l’esempio dell’ospedale Cervello di Palermo
ProssimoAumenta la pressione ospedaliera, ma arriva la speranza dagli anticorpi monoclonali: le cure stanno funzionandoNext
Maristella Panepinto

Maristella Panepinto

Sono Maristella, mamma, moglie e giornalista professionista. Da piccola volevo diventare Jo March di Piccole donne. Lavoro nel mondo del giornalismo da quando avevo 18 anni. La scrittura è una passione cresciuta con me e che oggi coniugo con il “mestiere” di mamma. Amo i posti alti, viaggiare, leggere, i film di Verdone, i libri di Gabo ed i cani, su tutti le mie due labrador Dafne e Palù. Ho da tempo 25 anni periodici.
Vedi tutti gli Articoli
Condividi su:
Articoli Recenti:

Come raccontare il Coronavirus ai nostri bambini

25 Febbraio 2020
Leggi articolo »

Io e la mia amica Anna Frank

27 Gennaio 2023
Leggi articolo »

Sindrome premestruale, il ginecologo Giuseppe Scaglione spiega come affrontarla

25 Gennaio 2023
Leggi articolo »

Uova alleate di linea e salute

23 Gennaio 2023
Leggi articolo »

Lascia un commento Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

WC Captcha 79 + = 80

Maristella Panepinto

Sono Maristella, mamma, moglie e giornalista professionista. Da piccola volevo diventare Jo March di Piccole donne. Lavoro nel mondo del giornalismo da quando avevo 18 anni.

Scopri di più
Rubriche
  • Storie di tutti i giorni
  • Salute
  • I nostri esperti
  • Costume, Società e Tendenze
  • Film, Libri, Life Style
  • Viaggi
  • Ricette
  • Video
Ultime notizie
  • 27 Gen 2023 Senza categoria
    Io e la mia amica Anna Frank
  • 25 Gen 2023 Salute
    Sindrome premestruale, il ginecologo Giuseppe Scaglione spiega come affrontarla
  • 23 Gen 2023 Salute
    Uova alleate di linea e salute
Seguici sui nostri social
Facebook Twitter Instagram

Testata giornalistica registrata al Tribunale di Palermo con il n. 9 decreto del 24/05/2018
Editore: Maristella Elettra Panepinto
Sede: Palermo, Corso Vittorio Emanuele, 473, 90134
Direttore: Maristella Elettra Panepinto.

© Copyright 2018 - 2023 A tutta Mamma e non solo - Tutti i diritti riservati - Privacy Cookie Policy
È vietata la riproduzione anche parziale senza il consenso degli autori.
Realizzato da Creative People