In Italia la copertura vaccinale è in aumento, anche nelle regioni più reticenti, tra queste l’Emilia Romagna, la Sicilia e la Puglia, che hanno raggiunto una copertura superiore al 90%. Batte tutti la Lombardia con una copertura che supera il 98%. Fanalino di coda è il Trentino Alto Adige, dove si registra la roccaforte no vax e la copertura è sotto l’83%. Nonostante i dati, numerosi sono stati i casi di morbillo e rosolia, segnalati tanto nel 2018, quanto da gennaio 2019 a oggi.
Morbillo, Rosolia News: il bollettino di febbraio 2019
In Italia, a gennaio 2019 sono stati segnalati 163 casi di morbillo da 12 Regioni. Quasi l’80% dei casi si è verificato in 4 Regioni (Lombardia, Lazio, Puglia ed Emilia-Romagna); la Regione Puglia ha riportato l’incidenza più elevata. L’età media dei casi è di 30 anni; 5 casi si sono verificati in bambini di età inferiore a 1 anno. Tra i 39 casi complicati (24% dei casi totali) sono inclusi 9 casi con polmonite e un caso di encefalite. Nello stesso periodo sono stati segnalati 2 casi di rosolia con un’età media di 29 anni.
In Italia dal 1 gennaio al 31 dicembre 2018 sono stati segnalati 2526 casi di morbillo inclusi 8 decessi. Quasi l’80% dei casi si è verificato in 5 Regioni (la Regione Sicilia ha riportato l’incidenza più elevata) e l’età mediana è di 25 anni. 488 casi si sono verificati in bambini di età inferiore a 5 anni, di cui 161 avevano meno di 1 anno. Nello stesso periodo sono stati segnalati anche 23 casi di rosolia con un’età mediana di 24 anni. Sono alcuni dei dati riportati nel numero di gennaio 2019 di “Morbillo & Rosolia News” che segnala anche 115 casi di morbillo registrati tra operatori sanitari. Questi sono alcuni dei dati riportati nel numero di febbraio 2019 di “Morbillo & Rosolia News”.
La statistica rivela che le malattie esantematiche, il morbillo in particolare, colpiscono in prevalenza gli adulti e decisamente meno i bambini, che restano però la categoria più a rischio, soprattutto quando si tratta di piccini immunocompromessi (per i quali il Minostero della Salute auspica la cosiddetta immunità di gregge, ossia una copertura preventiva vaccinale alta al punto da abbattere, statisticamente, la possibilità che questi bimbi possano correre il rischio di contagio, vivendo abitualmente in comunità: asilo, scuola, luoghi di aggregazione). Iniziamo oggi un excursus tra le malattie esantematiche note, cominciando dalla più temuta: il morbillo.
Cos’è il morbillo
Nelle linee guida di uno degli ospedali pediatrici eccellenze italiane, il Bambin Gesù di Roma, il morbillo è definito una malattia infettiva causata da un virus (Paramyxovirus del genere Morbillivirus) che colpisce i bambini in età scolare e prescolare, ed ha la sua massima incidenza alla fine dell’inverno e durante la primavera. Altamente contagiosa, ha un’evoluzione benigna ma talvolta può presentare complicanze gravi.
Si trasmette dal malato all’individuo sano attraverso le goccioline infette diffuse nell’ambiente dai colpi di tosse e dagli starnuti; non è trasmessa dagli animali e non esistono portatori sani.
COME SI MANIFESTA il morbillo
Il periodo di incubazione è di durata variabile, compresa fra 9 e 15 giorni. Nella maggioranza dei casi i segni clinici sono assenti; in alcune circostanze si manifestano in forma sfumata mal di testa, malessere o indebolimento fisico.
Il periodo di invasione è di breve durata (1-2 giorni) ed è caratterizzato da febbre elevata, congiuntivite con bruciore, lacrimazione, secrezione acquosa, dolore all’esposizione alla luce, rinite con secrezione trasparente dal naso seguita da secrezione mucosa, laringite con tosse stizzosa, a volte abbaiante, arrossamento del palato con piccole macchie di colorito rosso-cupo alla guancia, in corrispondenza dei molari, piccole macchie di colorito biancastro simili a capocchie di spillo con un contorno rossastro a “spruzzatura di calce” (le cosiddette macchie di Köplik).
Il periodo esantematicoha una durata di circa tre giorni.È caratterizzato da febbre elevata, maculo papule di colore rosso vinoso che si estendono dal capo alle estremità degli arti, debolezza, malessere, sete intensa, insonnia, tremori, obnubilamento del sensorio.Nel periodo di risoluzione, l’esantema scompare dopo 5-6 giorni dall’inizio della malattia, a partire dal capo, ma lasciando una desquamazione cutanea finissima su tutto il corpo. La tosse può durare a lungo. Durante la successiva fase di convalescenza la febbre può persistere, sia pure in forma attenuata e in presenza di una profonda debolezza.
La manifestazione della malattia può essere attenuata oppure di gravità crescente, in funzione dello stato immunitario del soggetto.
Complicanze del morbillo
Le complicanze del morbillo insorgono nel 10-15 per cento dei casi.Le principali sono:
• Complicanze respiratorie, le più frequenti, con otiti laringiti, broncopolmoniti batteriche e polmoniti interstiziali
• Complicanze neurologiche, più rare ma a prognosi riservata: encefalite acuta (1 caso su 1000), panencefalite sclerosante subacuta (10 casi per milione);
Si stima che gli esiti mortali della malattia,in massima causati dalle sue complicanze quali la temutissima encefalite, siano dell’ordine di due casi su millenei paesi sviluppati.
Fase contagiosa del morbillo
La fase contagiosa inizia durante l’incubazione, 2-3 giorni prima del periodo d’invasione e termina 2-5 giorni dopo la comparsa dell’esantema. La malattia è contagiosa soprattutto quando i sintomi non sono ancora evidenti.
COME SI CURA il morbillo
La terapia è puramente sintomatica, basata su antifebbrili e sedativi della tosse cui si possono associare, nei casi complicati, cortisonici e antibiotici.
La sola arma di prevenzione del morbillo, allo stato attuale, è la vaccinazione.