È guarito ed è stato dimesso ieri il pazientino malato di Covid 19 curato al Di Cristina di Palermo. Il piccolo ha diciotto mesi è di Bagheria ed è stato il primo paziente pediatrico positivo al Coronavirus dell’ospedale dei Bambini. Doppio tampone negativo, sintomi risolti e si ritorna a casa. Un quadro apparso subito non preoccupante ai sanitari, sebbene il piccolo, a inizio trattamento, abbia necessitato di ossigenoterapia, per asma pregresso.
Sono tuttora ricoverati al reparto Malattie Infettive, il fratellino del paziente dimesso, che è un lattante di tre mesi e altri due pazienti pediatrici. Stanno reagendo bene alle cure, riferiscono dal nosocomio, e anche loro non hanno mai versato in condizioni preoccupanti.
Come il virus colpisce i bimbi
“Gli esami strumentali fatti ai pazienti, fanno sapere fonti mediche del Di Cristina, non hanno mai configurato quadri particolarmente aggressivi. La polmonite interstiziale, che la manifestazione più seria del Covid, è di suo un’occorrenza preoccupante, poiché colpisce gli interstizi polmonari, ossia il tessuto di rivestimento degli alveoli, provocando una difficoltà di scambio d’ossigeno, che porta a sintomi importanti quali la dispnea, l’insufficienza respiratoria e la sindrome da distress respiratorio. La forma pediatrica di Covid-19 è una sorta di polmonite interstiziale atipica, perché non arriverebbe a sintomi estremi. Secondo gli studi ad oggi disponibili, correlati all’esperienza clinica, dapprima cinese e poi europea, si nota che il virus sembrerebbe piú clemente con piccoli, soprattutto con quelli non ancora adolescenti. Ciò non vuol dire che non li colpisca, anzi, i bambini sono bersagli d’elezione dei virus e quindi diventano importanti vettori di contagio. Occorre mantenere l’asticella dell’attenzione alta, perché si tratta di un virus nuovo, mutevole quindi imprevedibile. Attenzione massima per i bimbi con patologie pregresse. La popolazione pediatrica fino ai 12 anni colpita da Covid finora si presenta paucisintomatica, o con sintomi moderati, stando alla statistica clinica, senza complicazioni gravi. È ipotizzabile che vi sia un’alta percentuale di bimbi asintomatici, che potrebbero diventare vettore importante di contagio, da lí l’invito non solo a stare a casa, ma a evitare contatti con nonni e amichetti, fossero anche i dirimpettai di cui crediamo di conoscere alla lettera le abitudini.”
Secondo fonti mediche è vicina la conferma che la piccola di cinque anni di origini marocchine, morta pochi giorni fa al Di Cristina per polmonite, sia deceduta per le complicazioni di una Tbc. Fonti mediche fanno sapere che il quadro era apparso sospetto subito dopo la rx polmonare, dove era stato evidenziato un danneggiamento dei tubercoli. Si è reso prudenziale il tampone Covid, poiché, in tempi di epidemia, non si può e non si deve escludere il coinvolgimento del virus. Il tampone è risultato negativo.