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Chiuse Lombardia e 14 province

Pronto il decreto: restrizioni senza precedenti e l’invito: limitate i vostri movimenti

Chiusa la Lombardia e altre quattordici province tra Piemonte, Veneto ed Emilia Romagna. Misure senza precedenti che riguardano oltre 16.000.000 di cittadini e un’area economica cruciale per il paese.

“Abbiamo creato due aree, una che riguarda la Lombardia e varie province: lì ci sarà un vincolo a limitare gli spostamenti nel territorio”. Lo dice il premier Giuseppe Conte annunciando il contenuto del dpcm che sarà pubblicato nelle prossime ore. “Mi assumo la responsabilità politica di questo momento, ce la faremo”, ha sottolineato il premier. In merito alla fuga di massa verso l’ultimo treno da Milano Garibaldi, direzione sud Italia, queste le parole del premier:

“E’ necessario chiarire quel che è successo, una cosa inaccettabile: un dpcm, che stavamo formando a livello di governo per regolamentare le nuove misure che entrano in vigore subito, lo abbiamo letto su tutti i giornali. Ne va della correttezza dell’operato del governo e della sicurezza degli italiani. Questa pubblicazione ha creato incertezza, insicurezza, confusione e non lo possiamo accettare.”

I provvedimenti urgenti

Per “contrastare e contenere il diffondersi del Coronavirus” il governo dispone di “evitare in modo assoluto ogni spostamento in entrata e in uscita” nella Regione Lombardia e in 13 province di Veneto, Emilia Romagna, Piemonte e Marche dall’8 marzo al 3 aprile. Lo ha annunciato, nella notte e in diretta tv il premier Conte.  Lombardia e nelle province di Modena, Parma, Piacenza, Reggio Emilia, Rimini, Pesaro e Urbino, Venezia, Padova, Treviso, Asti e Alessandria, Novara e Vercelli, Verbano-Ossola. Viene fatta eccezione per “indifferibili esigente lavorative o emergenze”.

Nelle zone off limits attività didattica in scuole e università sospesa fino al 3 aprile.
“Si raccomanda di limitare la mobilità al di fuori dei propri luoghi di dimora abituale ai casi strettamente necessari”. È una delle raccomandazioni previste nella bozza di Dpcm.

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Chiuse discoteche, palestre e stop a celebrazioni di culto

Contingentare gli accessi a negozi, mercati, fiere per evitare “assembramenti di persone”. E’ una delle raccomandazioni previste nella bozza del nuovo Dpcm,ancoa suscettibile di modifiche, con le regole per fronteggiare il Coronavirus che raccomanda “fortemente” ai gestori di “esercizi commerciali diversi da” bar e ristoranti, “all’aperto e al chiuso” di garantire “misure organizzative tali da consentire” l’accesso “con modalità contingentate o comunque idonee ad evitare assembramenti di persone, nel rispetto della distanza” di almeno un metro tra i visitatori.

b, discoteche, scuole e sale da ballo, sale bingo, palestre, piscine, centri sportivi, fitness, benessere, musei. Stop alle celebrazioni religiose, compresi i funerali, congressi, meeting, Saranno aperti i luoghi di culto solo a determinate condizioni e rispettando apposite limitazioni. Divieto per le manifestazioni sportive,  a meno che non si svolgano a porte chiuse. Bar aperti ma fino alle 18 e 30, con divieto di vendita al banco. Centri commerciali chiusi nei festivi e prefestivi. Nei negozi si entrerà in maniera razionata.

Il premier ha anche annunciato controlli da parte di militari e polizia e sanzioni stringenti per chi tenterà di violare le restrizioni.

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