Quando lasciai la Sicilia per trasferirmi nella Pianura Padana non sapevo quanto il clima mediterraneo ed il mare mi sarebbero mancati.
Dopo vari e scarsi tentativi di adattamento al clima padano e allo stile metropolitano, considerato che neanche il lago mi avrebbe reso felice, capii che solo un giardino avrebbe colmato la mia instabilità emotività .
Mi misi alla ricerca di una nuova casa che avesse un pezzo di terra sufficientemente grande per coltivare le rose e il verde. Fare giardinaggio, lo dicono fior fiore di esperti, è come fare una cura omeopatica contro lo stress; stare in ginocchio con la zappettina a piantare le tue piantine è un esercizio zen; il giardinaggio ci riconcilia con l’universo.
Aprile, il mese perfetto per realizzare un giardino
Mi trasferii nella nuova casa che era Aprile, un mese perfetto per impiantare un nuovo giardino. Cominciai dal prato e poi tutto il resto. Non mancarono le rose: ne presi di tutti tipi e colori e mi presi cura di loro anche durante il freddo più intenso. Ma l’estate successiva le rose si ammalarono: forse il caldo? Troppa acqua, poca acqua ? Chi lo sa! Imparai abbastanza in fretta che il giardinaggio è coltivare pazienza e speranza, una passione fatta di successi ma anche di tanti insuccessi e parecchi misteri.
Oggi, anche se sono tornata a vivere in Sicilia a 100 metri dal mare ho ancora un giardino, che, come e forse più del mare, svolge la funzione di purificarmi dal caos che ci circonda. Posare i miei occhi sul verde della natura mi ripulisce l’anima dall’inquinamento della modernità!
Una promessa di felicità
Negli anni qualcosa sulle piante ed il giardinaggio l’ho imparata ma non posso di certo ritenermi un’esperta sono solo una che non si da mai per vinta! In fondo è l’unica dritta che posso darvi! Quindi, piantate, coltivate, innaffiate sporcatevi le mani e poi ancora senza mai arrendervi.
Ogni piantina, ogni bulbo che pianterete saranno come una promessa di felicità, un arrivederci, un ti prometto che fioriró. Piantare è coltivare la speranza!