Casteltermini è il mio paese e lo amo perché essenzialmente lí ho trascorso un’infanzia serena. Nel periodo natalizio ho collezionato così tanti e tali ricordi, da averne fatto una scorta preziosa, che è diventata un libro immaginario, dal quale leggo favole improvvisate da raccontare a mio figlio. Lui sgrana gli occhi e mi fa cento e una domanda in merito a quel luogo piccino e tanto magico, che custodisce i miei ricordi più belli. Mi addolora, ogniqualvolta torno al paesello, notare che manca un tassello: vuoi un negozio storico che ha chiuso i battenti, vuoi quella bella casetta, dove ardeva un focolare perenne, che oggi ha porte e finestre sbarrate o vuoi ancora quell’angolino un tempo carico di vita e oggi silenzioso e grigio. Sentir dire, a più voci, che il paese soffre, che il “paese è morto”, che gli manca una guida, mi fa male, eppure spero che un giorno Casteltermini torni accogliente, musicale, colorata come lo era quando ero piccina. Stamani, sui social, qualcosa ha rinverdito la mia speranza.
Un gruppo di donne castelterminesi che ha sognato in grande
Un gruppo di donne (Dio benedica sempre le donne!) ha fatto un sogno grande, espresso all’indomani dello scorso Natale. Pareva un’idea di quelle piantate lí, che non aveva avuto un prima e che poteva non avere un poi. Realizzare un mega albero di Natale con centinaia e centinaia di mattonelle, realizzate ad uncinetto e installarlo al centro della bellissima piazza Duomo, tra quel pregio barocco che è la Chiesa Madre, e l’antico palazzo di città. Ho seguito distrattamente il battage delle ardite promotrici dell’iniziativa, partito dall’assist di Rosetta Lo Re, che un anno fa lanciava la proposta sui social: “A Trivento, vicino Campobasso, un gruppo di donne si è unito ed ha realizzato un albero di Natale all’uncinetto, che ne pensate se lo facessimo anche noi.”
Centocinque donne e millecinquecento tasselli
La proposta è diventata progetto ed il progetto si è fatto obiettivo. Ed è così che nelle fredde sere di inverno, poi in quelle tiepide di primavere e durante il caldo estivo 150 donne si sono date appuntamento e, tra un caffè, quattro chiacchiere, un dolcetto fatto in casa, hanno dato vita a una cosa bella, ma bella veramente. Chi, come me, lambiva il progetto solo leggendone sui social, si stupiva nel vedere come un sogno ambizioso e tecnicamente complesso, prendesse vita giorno dopo giorno. Nel frattempo, Silvana Restivo, una vera e propria influencer dei Monti Sicani, faceva partire il passaparola sui social. Lei che è l’anima di un attivissimo gruppo Fb, Sei di Casteltermini se, che raduna castelterminesi vicini e lontani, ha lanciato l’idea anche ai tanti immigrati, che si tengono vicino al paesello, grazie al web. Ebbene, chi con una donazione, chi con l’atto pratico della realizzazione delle mattonelle, ecco aderire all’iniziativa castelterminesi provenienti da (quasi) tutto il mondo. Ed eccolo, puntuale come avevano promesso le artiste dell’uncinetto, il mega abete ha fatto capolino in piazza Duomo.
A Casteltermini l’Albero dei desideri
Lo hanno chiamato l’Albero dei desideri e ci piace pensare che sia carico di quei sogni che il nostro paesello deve essere in grado di riacciuffare. È un inno ai colori, alla vita, alle cose belle. Nella brochure le artefici dell’opera scrivono di aver dedicato l’albero al celebre pittore bagherese Renato Guttuso, ispiratore dei motivi dell’albero vuoi per i colori, vuoi per l’anima tutta siciliana. L’Albero dei desideri sarà inaugurato nel pomeriggio del sei dicembre, misura otto metri ed è uno degli alberi di Natale più alti d’Italia. Un primato castelterminese che ci auguriamo sia foriero di molti altri traguardi. Lodi Lodi alle artefici, alle donne che, se lo vogliono, unite sanno dare vita, forza e speranza. Ad maiora!
Come si legge dalla brochure, tra le 150 autrici dell’albero, oltre alle citate Rosetta Lo Re e Silvana Restivo, meritano a vario titolo una menzione: Mariella Severino, Pina Schifano, Carmelina La Mendola, Lina Severino ed il Cif e Valeria Nocera.