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Cara mamma, ecco sei buoni motivi per essere felice al mare con i pargoli

Le vacanze con piccoli al seguito non sempre fanno pensare al relax. Vi sono però almeno sei buoni motivi per ricredersi

Mare, bimbi, estate. Una triade che invita al divertimento, alla spensieratezza, ai tuffi e ai giochi in spiaggia. Non tutte le mamme (e i papà) però la penseranno così. A meno che non si porti in vacanza la tata, la nonna, la zia o che non si disponga di una vacanza all inclusive, con tanto di miniclub, attivo per buona parte della giornata (non tutti possono permettersi questa opzione), le vacanze con pargoletti hanno sempre (o quasi) un margine variabile di stress.

Mare con i bimbi uguale stress?

La variabilità dipende dal numero di pargoli da “gestire” e dall’età di questi, dalla presenza o meno del papà, dal luogo scelto per trascorrere le ferie (capita, fortunatamente di rado, che si individui su internet un posticino apparentemente paradisiaco, che poi non corrisponde per niente alle aspettative).

Vi sono diverse mamme che, dopo la prima vacanza con pargolo al seguito, pronunciano il fatidico giuramento: mai più. Almeno finchè non avrà compiuto 10 anni!

Il mare fa bene ai bimbi

In realtà, come ribadiscono i pediatri, il mare è importante per i piccini (lo iodio fa bene alla crescita, grazie al sostegno che dà alla tiroide, l’acqua salata è ricca di magnesio, il sole aiuta a fare un pieno naturale di vitamina D, utilissima per lo sviluppo delle ossa) e rinunciarvi sarebbe davvero un peccato. Le vacanze familiari, al netto della stanchezza, sono un momento privilegiato per stare insieme senza la schiavitù degli orari, senza la fretta, che la routine quotidiana comporta e senza tempi scanditi dagli altri.

L’Huffington post ha stilato una mini graduatoria di buoni motivi per portare i bimbi al mare, vivendo la cosa in maniera serena.

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Ecco sei buoni motivi per portare i bimbi al mare

1) Come anticipavamo, il mare è un vero toccasana. Aiuta a stimolare le difese immunitarie dei piccoli, che saranno messe a dura prova nel periodo invernale. I lavaggi con  acqua di mare disinfettano narici e gola (non dimentichiamo che molti degli spray, che utilizziamo per la pulizia del nasino dei piccoli, sono proprio a base di acqua di mare). Respirare aria di mare fa bene alla salute di gola e polmoni. I bagnetti in acqua salata sono inoltre una cura naturale per l’eczema.

2) Il sole è un generatore di benessere. La vitamina D, che sovente si somministra ai bimbi in versione sintetica, è veicolata proprio dai raggi solari. Aiuta la calcificazione delle ossa e la produzione di melanina. Ovviamente occorre cautela. Usare sempre la crema solare a schermo totale, gli occhiali da sole (anche per i piccolissimi) e mai esporsi nelle ore centrali della giornata.

3) Attivazione dei cinque sensi. Nei lunghi pomeriggi passati in città, per stimolare i piccoli acquistiamo giochi e libri tattili (anche particolarmente costosi). Il mare e la spiaggia ci offrono il triplo dell’insegnamento di un qualsiasi gioco e a gratis. Il bimbo sperimenta il liscio, il ruvido, il bagnato, l’asciutto. Conosce la sabbia che ora è calda e man mano che ci si avvicina al mare si raffredda. Tocca i sassolini porosi e le conchiglie dal dorso irregolare. Un patrimonio educativo a cielo aperto! È importante che le mamme (come dicono i pediatri della Società nazionale di pediatria), anche le più apprensive, consentano ai loro bambini di esplorare e sperimentare. Non esiste un bimbo che, in natura, abbia paura di fare il bagno al mare, esistono però genitori terrorizzati, che trasmettono la loro fobia ai piccini (i bimbi nei primi anni di vita sono come spugne). Va bene la prudenza purchè non sfoci in paranoia. Le prime fobie dei piccini nascono nei primi anni di vita e sono quasi sempre trasmesse da una figura di riferimento (fonte Snp).

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4) Via la noia. Sebbene l’idea di gestire un bimbo al mare faccia stancare al solo pensiero, ci si renderà conto che i bimbi, paradossalmente, sono più irrequieti a casa o comunque in città. Al mare sapranno gestire meglio la loro energia perché si ritroveranno all’aria aperta, con la possibilità di un orizzonte visivo vastissimo e luminoso. Saranno meno irrequieti e giocheranno con più calma sulla sabbia. Ovvio che il desiderio di bagni frequenti sarà una costante. Organizzare dei giochi sulla sabbia, insieme ad altri bimbi, li distrarrà in maniera coinvolgente.

5) Sviluppo dell’autonomia. Le vacanze al mare fanno bene anche alla crescita mentale dei piccoli. I bimbi al mare sviluppano la loro autonomia e la loro creatività. Con palette e secchielli inventeranno il loro nuovo mondo e non necessiteranno di chissà quali giochi di ultima generazione. Vedrete che si allontaneranno anche da tablet e telefonini. Non vi chiederanno, come succede a casa, “ancora, ancora, ancora”, riferito alla lettura di un libro o alla visione di un cartone. Saranno attratti dalla natura, che è in assoluto la cosa più intrigante per il genere umano.

6) La musica delle onde. Il rumore del mare favorisce il riposo dei bimbi. Recita il vecchio detto: il mare stanca e favorisce il sonno. In realtà è scientificamente provato che il rumore delle onde evochi quello del liquido amniotico nel grembo materno. Una sensazione unica, che i bimbi piccoli ancora ricordano. Pensare che spesso si acquistano rilassanti cd con le sonorità del mare per favorire il sonno dei pargoli. In vacanza è tutto gratis.

Buone vacanze al mare a tutti.

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