“L’Italia non é ancora pronta per la fase due.” Lo ha dichiarato il virologo Roberto Burioni, intervenuto a Che tempo che fa su Rai 2.
“Se ci é voluto un mese di restrizioni per arrivare a un calo dei contagi, che però è ancora lontano dallo zero, rendiamoci conto che la fase due è prematura. Mancano comunque due settimane, quindi cerchiamo di rispettare alla lettera le regole: distanziamento sociale, rimanere a casa, evitare tassativamente di incontrarsi, soprattutto con gli anziani. Io per primo non vedo i miei genitori novantenni da oltre un mese.”
Seppure i dati sembrino incoraggianti, secondo il noto virologo, continuare con una sequela rigidissima del contenimento sociale e della permanenza a casa è la sola arma a disposizione per fronteggiare il continuo avanzare del virus, che solo in Lombardia ha provocato oltre 11.000 vittime. Quindi denti stretti ed evitare rigorosamente riunioni familiari, no a incontri con i nonni, neppure se vivono nelle vicinanze o a giochi tra i bimbi, quand’anche vivessero nella stessa palazzina ed avessero abitudini pressappoco sovrapponibili.
”La politica, ha continuato Burioni, chiede la verità alla scienza ma la scienza procede per evidenze e nel caso del Coronavirus le stiamo costruendo giorno dopo giorno. Quando scatterà la fase due sarà fondamentale essere attrezzati: mascherine, guanti e mentalità adeguata ad evitare il contagio. Ci vuole anche prontezza: essere pronti in caso di pazienti sospetti, isolarli immediatamente così da arginare qualsiasi ulteriore focolaio.”
I dati odierni
Sono salite a 23.660 le vittime dopo aver contratto il coronavirus in Italia, con un aumento rispetto a sabato di 433. Sabato l’aumento era stato di 482. Dal 12 aprile non si registrava un incremento così contenuto (quel giorno erano stati 431). Il dato è stato reso noto dalla Protezione civile.
Prosegue il trend in calo dei ricoveri in terapia intensiva per coronavirus. Ad oggi sono 2.635, 98 in meno. Di questi, 922 sono in Lombardia, 25 in meno rispetto a sabato. Dei 108.257 malati complessivi, 25.033 sono ricoverati con sintomi, 26 in più e 80.589 sono quelli in isolamento domiciliare.
Sono 47.055 le persone guarite in Italia dopo aver contratto il coronavirus, 2.128 in più. Sabato l’aumento dei guariti era stato di 2.200.
Sono complessivamente 108.257 i malati di coronavirus in Italia, con un incremento di 486 rispetto a sabato, quando l’aumento era stato di 809.
Il numero dei contagiati totali dal coronavirus in Italia – compresi morti e guariti – è di 178.972, con un incremento di 3.047.