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Bimbi in vacanza, ecco una piccola guida al pronto soccorso

Bimbi in vacanza, quale il kit medico indispensabile per le prime emergenze? Quali le accortezze da prendere e cosa fare nel caso di incidenti o malesseri durante la villeggiatura?

Ne abbiamo parlato con il professore Marcello Vitaliti, pediatra, neonatologo e primario del reparto di Terapia intensiva neonatale dell’ospedale Civico di Palermo.

”Il primo consiglio che voglio dare ai genitori, dice il professore Vitaliti, é quello di affrontare le ferie con piccoli al seguito con un approccio sereno. I bambini, anche se piccolissimi, necessitano dell’aria salubre di mare, campagna o montagna, quindi non priviamoli, se é possibile, di questa opportunità e cerchiamo di vivere i giorni di villeggiatura in maniera quanto più rilassata possibile.”

Il kit di primo soccorso che non deve mai mancare in valigia?

”Non occorre portarsi dietro un’intera farmacia, quanto pochi ed essenziali prodotti. Non é un farmaco ma in vacanza é essenziale: la crema solare ad alta protezione. Sotto il sole di mare, montagna o città, i piccoli vanno protetti. La crema va spalmata anzitutto sui nei e sulle estremità (guance, naso, spalle, scapole). Non devono mancare i cerotti, l’acqua ossigenata, il termometro, l’antipiretico e una pomata al cortisone per eventuali punture di insetti o scottature. No alla somministrazione di altri farmaci in maniera fai da te.”

Colpo di calore, evenienza comune. Cosa fare?

”Occorre anzitutto prevenirlo, quindi evitiamo di esporre i bimbi al sole, soprattutto quelli più piccoli, nelle ore centrali del caldo. Rinfreschiamo spesso la testa dei nostri piccoli e idratiamoli. Farli bere é fondamentale. Ricordiamo inoltre che i neonati vanno portati al mare nelle primissime ore del mattino e nelle seconde del pomeriggio e salvaguardati dall’esposizione diretta ai raggi solari.
I sintomi comuni del colpo di calore sono mal di testa, nausea, stanchezza e talvolta anche febbre. Possono variare nell’intensità e nella combinazione. Se dovessimo sospettare il colpo di calore, sarà bene portare il piccolo in un luogo fresco, farlo bere e somministrare eventualmente l’antipiretico. Utili anche delle spugnature fresche, ma non fredde. Qualora il piccolo fosse particolarmente sofferente é bene andare in pronto soccorso. É importante contattare il pediatra di libera scelta, allorquando abbiamo un dubbio sulla salute del nostro piccolino.”

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Se giocando il nostro bimbo si taglia, cosa fare?

Dipende dalla profondità del taglio e dalla modalità dell’incidente. La regola che vale sempre é disinfettare. Anzitutto con acqua dolce, così da pulire a fondo la parte ed evitare che si infetti. Quindi utilizzare acqua ossigenata, che é utilissima nella detersione delle  ferite. Se la ferita é superficiale, dopo averla pulita, basterà utilizzare dei cerotti per proteggerla. Qualora invece la ferita dovesse essere profonda e la fuoriuscita di sangue non dovesse smettere in tempi ragionevoli, ci si dovrà recare in Pronto Soccorso. É bene anche valutare il contesto dove il piccolo si é tagliato o ferito. Se succede in località di campagna, prossime ad allevamenti o possibilmente contaminate da sterco di animali, si deve tenere in considerazione il rischio del tetano. Le regolari vaccinazioni d’obbligo tutelano i nostri piccoli, ciò non toglie che si deve sempre provvedere a un’accurata detersione e verificare che la ferita si rimargini bene e in tempi brevi.

 

E quando invece i nostri piccoli cadono?

Anche in quel caso sono fondamentali la dinamica e il sito di impatto. Le parti del corpo più delicate sono la testa e la pancia. Quindi qualsiasi urto in queste sedi non va preso sottogamba.

Se il piccolo dopo aver battuto la testa perde i sensi, vomita o è in stato confusionale va subito portato in Ps. In caso contrario va comunque monitorato. Lo stesso vale per gli urti alla pancia. Il rischio, a seguito di urti addominali importanti, é la rottura della milza. Se il dolore é ingravescente o notiamo la comparsa di estesi ematomi addominali, é bene andare in Pronto Soccorso. Ovvio che una caduta da un’altezza importante o con un impatto violento non vada mai presa sottogamba.”

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Bagno dopo mangiato, quali le regole?

“Un tempo si parlava di aspettare tre ore dal pasto al bagnetto. Non è così. Quindi non sottoponiamo il piccolo alla tortura di attese infinite prima del tuffo. Un’oretta e mezza sarà più che sufficiente. In spiaggia però i pasti devono essere leggeri e freschi, così da favorire una digestione completa nei tempi giusti. Ovvio che i tempi di digestione sono diversi tra un’insalata di riso e un timballo di pasta al forno. Sarà il buon senso dei genitori a guidare i piccoli.”

Problemi gastrointestinali in vacanza, cosa fare?

“Diarrea, vomito, mal di pancia sono sintomi comuni in vacanza e possono avere varie cause. Il cambio di abitudini ambientali e alimentari può provocare irritabilità del colon anche nei più piccoli. In quel caso le cose si rimetteranno a posto da sole. Mangiare spesso fuori casa, in ambienti promiscui quali spiagge, mense, ristoranti, può favorire la comparsa di enteriti di varia natura (virali o batteriche). É bene sempre valutare l’entità dei sintomi. Contattare il pediatra di libera scelta, che conosce la storia clinica del piccolo e che saprà darà i giusti consigli. Valido per tutti é l’invito a idratare bene i bimbi soprattutto in  presenza di sintomi gastrointestinali, così da scongiurare il pericolo di disidratazione. Utili i fermenti lattici e una dieta sana. Se i sintomi non rientrano nel giro di pochi giorni e il piccolo ha difficoltà ad alimentarsi, é bene rivolgersi alla guardia medica turistica o al Pronto Soccorso. Questi sono consigli basilari per una vacanza serena. É fondamentale che i genitori abbiano un approccio tranquillo, non temano di partire con i loro piccoli e siano consapevoli che anche una gita fuori porta, preferibilmente in mezzo alla natura, non potrà che fare bene a tutta la famiglia.

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