Novembre mese di virus para influenzali, ma anche di campagna vaccinale contro l’influenza stagionale.
Se un anno fa, complici le restrizioni Covid, i virus influenzali si sono fatti vedere poco e nulla, con un abbattimento di oltre il 70% dei casi, ad oggi invece si registrano i primi contagi. Il web pullula di notizie allarmanti: sarà un’influenza pesantissima, somiglierà al Covid, il vaccino non sará efficace. Questi solo alcuni dei rumors che circolano in rete. Per fare chiarezza, abbiamo intervistato il professore Antonio Cascio, infettivologo e primario al Policlinico di Palermo.
Professore Cascio, influenza stagionale 2021, sarà così terribile?
Non creiamo allarmismi immotivati, che si sommerebbero alle già esistenti preoccupazioni sulla pandemia. Sappiamo già che si tratta di un virus di tipo A, ceppo influenzale noto e già verificato in Italia qualche settimana fa. Come ogni influenza stagionale avrà una compagine di sintomi, che vanno dal malessere generale, alla febbre, ai problemi intestinali, fino alle implicazioni alle alte o basse vie respiratorie. Non si può generalizzare, poiché ogni organismo risponde a un attacco virale in maniera personale. Non creiamo terrorismo, pur consapevoli che un anno fa, per i grandi numeri, non vi sono stati dati di grossa incidenza. È come dire che abbiamo saltato una stagione influenzale. Complici le minori restrizioni di distanziamento e uso di mascherine, il virus quest’anno circolerà di più.
Chi deve stare più attento?
I soggetti fragili, senza distinzione di etá. Bambini con problemi respiratori quali asma o fibrosi cistica, o comunque con patologie pregresse, adulti e anziani immunocompromessi, con malattie respiratorie croniche, cardiopatici. Chiunque soffra di patologie corre maggiori rischi di complicanze, ma ovviamente non si deve attendere l’influenza con terrore, quanto con la capacità di contromisure, su tutte il vaccino.
È partita la campagna vaccinale? Per chi è raccomandato il vaccino antinfluenzale?
La campagna é già partita ed è raccomandata a tappeto, a partire dai bimbi sopra i sei mesi di vita. In tempo di pandemia è utile che non si accavallino le due patologie e che sia facile fare una diagnosi differenziale, in caso di sintomi sospetti. Fare il vaccino è semplice: può farlo il medico curante o i centri vaccinali.
Il vaccino è sicuro? Protegge del tutto?
In linea generale, il vaccino può scatenare lievi e comuni effetti indesiderati: lieve rialzo della temperatura, malessere generale, trattabili con farmaci da banco. Come tutti i farmaci può avere reazioni più importanti, ma si tratta di casi rarissimi. È efficace, ma come tutti i vaccini antinfluenzali non può schermare al 100% contro tutte i ceppi. Ovviamente chi si sarà avvicinato, semmai dovesse andare incontro al virus influenzale, manifesterà sintomi lievi.