Operativa la manovra di 55 miliardi del Decreto Rilancio. Da oggi si potranno presentare domande per ricevere, tra gli altri, il bonus baby sitter e il bonus autonomi.
Decreto rilancio pubblicato in Gazzetta ufficiale. Tra gli altri c’è il bonus autonomi, che arriverà al massimo “in due-tre giorni”, ha assicurato il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri.
Il nuovo provvedimento contiene tra l’altro “il bonus baby sitter o per i centri estivi” fino a 1.200 euro, che si potrà chiedere da oggi, ha sottolineato Gualtieri, ma anche un ventaglio di nuovi interventi per le imprese, come gli aiuti a fondo perduto che non si rivolgeranno solo ad autonomi e professionisti (fino a 1000 euro nella terza tranche) ma anche alle piccole imprese fino a 5 milioni di fatturato.” Col decreto Rilancio è stato incrementato il bonus baby sitter da 600 a 1200 euro (da 1.000 a 2.000 euro per il personale sanitario) e lo ha esteso ai centri estivi. L’obiettivo è dare un sostegno economico alle famiglie più in difficoltà a causa dell’emergenza coronavirus per assistere i figli fino a 12 anni di età.
Le domande possono essere presentate in via telematica, attraverso il portale web dell’Istituto nazionale di previdenza sociale. Ecco come funziona il bonus Inps 2020, come fare domanda e tutte le novità.
A CHI SPETTA il bonus baby sitter
Il bonus Inps 2020 per i servizi di baby sitting spetta ai dipendenti del settore privato, ai lavoratori iscritti alla Gestione separata, ai lavoratori autonomi, ai medici, agli infermieri, ai tecnici di laboratorio biomedico,
ai tecnici di radiologia medica, agli operatori sociosanitari, al personale del comparto sicurezza, difesa e soccorso pubblico impiegato per le esigenze connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19.
REQUISITI. Per ottenere il bonus occorrono alcuni requisiti:
– il minore non deve aver compiuto 12 anni alla data del 5 marzo.
– il genitore beneficiario dell’agevolazione deve convivere con il minore.
– nessuno dei genitori deve beneficiare di strumenti di sostegno al reddito.
– nel nucleo familiare non deve esserci altro genitore disoccupato o non lavoratore.
– il richiedente non deve usufruire del congedo parentale.
COME UTILIZZARE il bonus baby sitter
Il decreto maggio 2020 prevede 2 possibilità di utilizzo dell’indennità: per acquistare servizi di baby sitting ovvero, in alternativa, per l’iscrizione a centri estivi, servizi integrativi per l’infanzia, servizi socio educativi territoriali, centri con funzione educativa e ricreativa, e servizi integrativi o innovativi per la prima infanzia.
Il bonus può essere utilizzato quale pagamento per congiunti: nonni, zii, purché non occupati. Nel caso dei nonni può essere utilizzato anche in caso di nonni pensionati.
Come ha chiarito l’Inps, per richiedere il contributo occorre presentare la domanda bonus baby sitter all’Inps scegliendo una di queste modalità:
– online, attraverso l’applicazione web disponibile sul portale web dell’Inps. Per facilitare l’accesso della domanda online si può accedere al modulo telematico direttamente dalla home page del sito Inps;
– rivolgendosi al Contact Center Inps, contattando il numero verde gratuito da rete fissa 803.164 o, da rete mobile, il numero a pagamento 06 164.164;
– rivolgendosi ai servizi gratuiti offerti dai patronati.
Il bonus viene erogato dall’INPS mediante il Libretto Famiglia beneficiari del bonus devono registrarsi sul sito INPS, nell’apposita sezione dedicata alle Prestazioni Occasionali > Libretto Famiglia, rispettivamente:
· come utilizzatori di Libretto Famiglia;
· come prestatori di servizi di baby-sitting.
Dopo tali adempimenti preliminari, una volta concesso il bonus da parte dell’INPS, il genitore beneficiario deve effettuare la cosiddetta “appropriazione” del bonus tramite il Libretto Famiglia entro il termine di 15 giorni solari dalla ricezione della comunicazione di accoglimento della domanda, mediante i canali telematici indicati nella domanda stessa. Potranno essere remunerate tramite Libretto Famiglia le prestazioni lavorative di baby-sitting svolte a decorrere dal 5 marzo 2020, per tutto il periodo di chiusura dei servizi educativi scolastici e rendicontate nell’apposita procedura entro il 31 dicembre 2020.