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Abuso di antibiotici in Italia, gli esperti raccomandano: “Ci vuole attezione!”

L'appello dell'Aifa, ripreso dal professore Antonio Cascio, infettivologo palermitano

Abuso di antibiotici al punto da far diventare sciroppi e compresse introvabili. Ne avevamo parlato in questo articolo  già qualche settimana fa. A essere introvabili erano gli antibiotici pediatrici, oggi la stessa occorrenza capita anche a quelli per adulti. Nella fattispecie a essere sparito dalle farmacie, perché troppo richiesto, è l’antibiotico di una celebre casa farmaceutica, la cui molecola è l’azitromicina. Ormai conosciuto, ma erroneamente (come spiegano gli esperti) come il farmaco anti-Covid, è diventato una merce di pregio.

Reale necessità? Garantismo da parte di taluni medici o addirittura libera iniziativa dei pazienti.

Perché, a onore del vero, un antibiotico è facile da acquistare anche senza ricetta medica.

 

Della questione parla il professore Antonio Cascio, infettivologo e primario al Policlinico di Palermo.

Il professore Cascio rilancia un appello dell’Aifa, l’Agenzia italiana del farmaco, che raccomanda: “L’utilizzo routinario degli antibiotici non è raccomandato, oltre ai casi nei quali l’infezione batterica è stata dimostrata da un esame colturale. L’uso di tali farmaci può essere considerato solo se il quadro clinico fa sospettare la presenza di una sovrapposizione batterica.” I farmacisti chiedono che si indaghi, per escludere l’ombra di una speculazione.

 

La raccomandazione del professore Cascio

Il professore Antonio Cascio, infettivologo

L’azitromicina non serve per curare il Covid o per prevenire le infezioni opportunistiche nei pazienti con Covid. Purtroppo tanti colleghi lo continuano a prescrivere. Ricordiamoci che può provocare “banali” disturbi dell’apparato gastroenterico, ma anche aritmie cardiache fatali. Tantissimi italiani al momento sono positivi al tampone e moltissimi di loro, senza alcun motivo, si stanno imbottendo di farmaci potenzialmente tossici per il loro organismo. Il valore di un medico si potrebbe valutare dalla sua capacità di non prescrivere inutilmente farmaci.

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Succede. Mi viene riferito che anche di fronte al sintomo della tosse persistente o di un brutto mal di gola, venga prescritto l’antibiotico. Occorre verificare che si tratti di un’infezione batterica e non dei sintomi legati all’influenza stagionale, che in questo periodo gira molto. Occorre cautela nell’uso degli antibiotici, vuoi per evitare fenomeni di resistenza, vuoi per scongiurare gli effetti collaterali. Sono farmaci importanti e vanno usati solo quando servono realmente.

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